Stella e Alessandri (PdL): "E' vero che Firenze parcheggi ha acquistato due parcheggi da Scaf? Chi ha deciso?"

"La società ripianerà il debito aumentando le tariffe"

“Firenze Parcheggi ha acquistato dalla Scaf due parcheggi? Sembrerebbe che la società abbia portato a termine l’operazione di acquisizione di due parcheggi della Scaf, il parcheggio di viale Pieraccini e il parcheggio del Mercato centrale di San Lorenzo. Ci domandiamo, se questo dovesse corrispondere a verità, chi avrebbe deciso l’operazione, e quali sono le strategie che hanno portato a questa operazione”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri.
“Chi ha deciso che per la società era importante aumentare il numero di parcheggi? Il Comune? O Firenze Parcheggi ha deciso in piena autonomia? – hanno proseguito i due esponenti del centrodestra –. In un momento delicato in cui il Consiglio Comunale è chiamato a votare la delibera che cambia l’oggetto sociale della Firenze Parcheggi ampliando di fatto le attività che la società potrà svolgere, ci sembra quanto meno anomalo che sia stata portata a termine un’operazione così importante.
Il parcheggio Pieraccini ha 416 posti auto, mentre quello del mercato di San Lorenzo 175 posti auto, in totale altri 591 posti dunque per Firenze Parcheggi. Con quale personale la società gestirà i nuovi parcheggi? Dobbiamo quindi pensare che prenderà anche personale dalla Scaf? Se oggi Firenze Parcheggi ha in totale 44 dipendenti per gestire 12 parcheggi, quanti saranno i dipendenti che eventualmente prenderà dalla Scaf per gestire altre due strutture?Quanto sono costati i due parcheggi? E con quali finanze sono stati comprati?”.
“Firenze parcheggi ha chiuso il 2009 con una perdita di 1.416.377 euro, il doppio rispetto al 2008, come pensa di ripianare il deficit, forse con i due nuovi parcheggi? Riteniamo più credibile che la società pensi di ripianare il debito aumentando le tariffe dei parcheggi, coprendo una gestione deficitaria con i soldi dei contribuenti” hanno concluso Stella e Alessandri.

(fdr)