Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento, Sguanci e Giuliani (Pd): "Riconoscimento della città all'attività dell'Acat, promozione e sostegno al lavoro dei volontari"
"Grande soddisfazione per l'approvazione all'unanimità del Consiglio Comunale di Firenze della mozione che riconosce il valore del lavoro svolto in tutti questi anni dai servitori dell'Acat, Associazione Club delgi Alcolisti in Trattamento, assumendo l'impegno di facilitare i percorsi a sostegno e di promozione del lavoro fatto dai tanti volontari". Lo hanno dichiarato il presidente della commssione sanità di Palazzo Vecchio Maurizio Sguanci e la consigliera del Pd Maria Federica Giuliani. Dal 1979 in tutta Italia sono presenti ed operanti sul nostro territorio i Club degli Alcolisti in Trattamento/ACAT, piccole comunità multifamiliari operanti secondo “l’approccio ecologico-sociale ai problemi alcol-correlati e complessi” che rappresentano il modello di trattamento più diffuso a livello nazionale ideati dal Prof. Vladimir Hudolin . I Club in Italia presenti oggi sono oltre 2.000 diffusi in tutte le regioni ed anche all’estero sono presenti in ben 34 Paesi.
In Toscana sono 158 di cui 46 nella sola Provincia di Firenze. "Attraverso la frequenza di questi Club, come ci è stato riferito dai Presidenti provinciale e territoriale - hanno detto Sguanci e Giuliani- oltre il 75% delle persone con problemi di abuso di alcool e problematiche correlate a questo abuso, hanno smesso di assumere alcolici ed hanno cambiato radicalmente il loro stile di vita. Il club degli alcolisti in trattamento è una “comunità multifamiliare”, cioè un insieme di famiglie che hanno in comune i problemi alcol correlati cioè diretti ed indiretti a seguito dell’uso di bevande alcoliche; questi si riuniscono una volta alla settimana in luoghi non fissi e soprattutto messi a disposizione di solito da altre aggregazioni sociali (parrocchie, case del
popolo, centri anziani, circoli sociali, ecc.) per affrontare insieme e discutere dei problemi delle famiglie che si trovano un familiare soggetto a questa dipendenza, per lavorare al fine di trovare soluzioni attraverso il sostegno tra i membri stessi che ugualmente si trovano a vivere o hanno superato tale problematica". I danni dovuti all’uso/abuso di bevande alcoliche non riguarda solamente i cosiddetti “alcolisti” che soffrono e muoiono a causa delle conseguenti gravi malattie a causa del loro stile di vita, (cirrosi, infarti, tumori, ecc.) ma
anche e soprattutto quelli che derivano dal loro comportamento, spesso riportato dalle cronache, come i moltissimi incidenti, stradali ma anche sul lavoro e nella vita domestica di tutti i giorni". (lb)