Cento luoghi, Livi (Pd) chiede l'inserimento di Artemisia

La consigliera: "L'inclusione nei 100 luoghi di Firenze di quest'associazione avrebbe rafforzato l'impegno di educazione al rispetto della donna, alla cultura della non violenza e della parita'

Questo l'intervento della consigliera del Pd Claudia Livi:

"Il 28 settembre si svolgera’ la manifestazione fortemente voluta dal Sindaco e dalla amministrazione comunale, i 100 luoghi. Durante questa manifestazione, i cittadini potranno dire la loro sui luoghi che amano e in cui vivono o a cui si sentono particolarmente legati.Piazze, giardini, scuole, parcheggi, infrastrutture, spazi da svuotare e rinnovare completamente: una grande occasione per dire come vorremmo che fossero questi spazi.
Ci sembra che questa evento abbia anche una forte valenza educativa se – come e’ stato molto sottolineato – e’ fatto per cogliere una lettura diversa della citta’ e dare un modello diverso di partecipazione.
Il Sindaco recentemente ha sottolineato piu’ volte, esaltandolo, il ruolo delle donne nella vita della comunita’. A questo fanno dolorosamente riscontro i dati che parlano della piu’ odiosa delle violenze dopo quella ai bambini: la violenza contro le donne.
Il 30% delle delle lesioni traumatiche presentate da donne che si presentano al Pronto Soccorso sono dovute ad episodi di maltrattamento da parte del partner; nella fascia d’eta’ fra i 15 ed i 44 anni ( dati 2004) la violenza e’ la seconda causa di traumi , preceduta solo dagli incidenti stradali.
Le denunce per abuso sessuale crescono lentamente ma costantemente, mentre e’ sotto gli occhi di tutti l’escalation degli omicidi , quasi sempre dovuti potremmo dire “a fuoco amico”, cioe’ da parte di mariti, fidanzati o parenti.
A Firenze, esiste una realta’ ormai operante da molti anni che inspiegabilmente non e’ inclusa in questi 100 luoghi. Si tratta di Artemisia, associazione che da’ un aiuto concreto alle donne che trovano il coraggio di sfuggire alla violenza di cui sono vittime; offre loro un rifugio che puo’ accoglierle anche con i loro bambini e che le protegge da chi vorrebbe annientarle trattandole come “cose”.
Trovo particolarmente grave il fatto che questa struttura non sia stata inserita nei 100 luoghi e non so se e’ stato per dimenticanza o per valutazione politica, visto i tagli impietosi che stanno impoverendo il settore sociale.
Credo che l’inserimento nei 100 luoghi avrebbe avuto un forte impatto simbolico e avrebbe aiutato a considerare questa struttura come parte integrante della citta’ e forse le avrebbe trovato un posto nel cuore dei fiorentini.  Occuparsi della violenza alle donne, in qualsiasi modo si manifesti, e illuminare in una iniziativa di questa portata i luoghi delle donne in cui si possa trovare rifugio o si possa anche solo raccontare la propria esperienza, ha una forte connotazione educativa. Inserire Artemisia nei 100 luoghi di Firenze avrebbe rafforzato da parte di tutta la collettivita’ l’impegno di educazione al rispetto della donna, alla cultura della non violenza e al principio della parita’. Tappe fondamentali perche’ la violenza sulle donne possa diventare solo un ricordo". (lb)