La consigliera Giocoli interviene in consiglio comunale per annunciare le sue dimissioni da vicecapogruppo del PdL
Questo il testo dell’intervento della consigliera Bianca Maria Giocoli:
Ho iniziato la mia avventura politica 17 anni fa con la nascita di Forza Italia, ho creduto e sostenuto quel progetto politico con entusiasmo e passione e con entusiasmo e passione ho ritenuto che la nascita del PDL costituisse un passo inevitabile e necessario per la crescita in questo paese di un centro destra moderno e concreto, cosi come esiste in tutte le democrazie avanzate del mondo.
L’ho fatto spendendomi non solo nel partito, ma anche e soprattutto nelle istituzioni cittadine nelle quali sono stata ripetutamente eletta (ricordo che sono l’unica del centro destra che ha governato in provincia di Firenze avendo fatto il presidente di un quartiere come il 2, di novantamila abitanti) e dove ho cercato di portare le mie idee, la mia voglia di fare, il mio spirito di donna libera per dare davvero un contributo alla crescita della città dove sono nata e che amo profondamente.
Credo ancora in quel progetto, fermamente, ma non trovo più intorno a me, nel PDL, quel partito che anche nel mio piccolo avevo contribuito a far nascere e crescere.
Credo davvero che questo paese abbia bisogno nel centro destra di qualcosa di nuovo ,di uno scatto d’orgoglio.
Ciò che sta avvenendo in questi mesi sotto la spinta del Presidente Fini credo possa davvero rappresentare una nuova ed entusiasmante avventura.
E’ per questo che ho deciso di dare la mia convinta adesione a Generazione Italia e ringrazio l’amico Riccardo Sarra con cui ho condiviso tanti anni in Palazzo Vecchio, lui capogruppo di An io di Forza Italia.che mi ha incoraggiato e accompagnato in questa scelta.
L’abbraccio dell’onorevole Italo Bocchino e il lungo colloquio con lui e Riccardo a Roma mi ha definitivamente motivato nel lanciare il cuore oltre l’ostacolo .
Ma non è il mio un cambio di giacca, permettetemi la presunzione: sono altri che hanno abbandonato la strada maestra, non io.
Continuerò quindi a stare nel centro destra con impegno, serietà e passione, continuerò a svolgere il mio mandato con la coerenza delle mie idee e nel rispetto delle altre e in particolare di quelle dei tanti cittadini che in questi anni mi hanno ripagato con il loro sostegno e la loro fiducia.
Devo però spendere due parole nei confronti di quei colleghi che in questi giorni hanno inteso darmi lezioni di coerenza, bon ton politico e anche di ‘berlusconismo’.
Vorrei ricordare loro che non ho aderito ad un altro partito né tantomeno ho cambiato schieramento (in passato ci sono state altre scissioni storiche, una per tutte, quella del partito socialista).
Sono stata eletta nelle liste del PdL (vorrei sottolineare per i tanti “nominati “che oggi straparlano) con le preferenze quando il presidente Fini era, come è tutt’ora, il cofondatore di quella formazione politica .
E allora perché non pensare che in quei voti ci siano anche quelli dei cosiddetti finiani ?
Di più, è molto probabile, vista l’originaria provenienza, che alcuni di quelli che oggi mi criticano, molti voti li abbiano presi proprio in quell’area e non fra i berlusconiani.
Se chiedono a me di dimettermi, per coerenza, dovrebbero farlo anche loro. Vi hanno votato pensando a Fini, ad An, al vecchio Msi e magari anche al vecchio Fronte della Gioventù e ora si ritrovano dei ‘Berlusconi boy’s’.
Non accetto nemmeno lezioni da chi nel PdL ricopre ora ruoli importanti di partito avendo fatto l’assessore in una coalizione dove c’era Rifondazione Comunista, né da parlamentari che sono stati “nominati”non eletti direttamente da Fini nelle liste di An alle elezioni del 2006, o da chi è passato all’ultimo tuffo in Forza Italia per farsi eleggere o da quelli che gli elettori hanno eletto proprio perché civici in una lista civica e se li sono ritrovati dopo pochi giorni in un gruppo che fa riferimento ad un partito politico.
Ma bando a queste scontate inevitabili e soprattutto spiacevoli polemiche che avrei evitato volentieri.
In questo momento che per me è di grandissimo emozione un ringraziamento ai tanti amici, sottolineo amici, non colleghi, che con me hanno condiviso questi anni di impegno tra loro desidero ricordare i miei capigruppo in primis Rodolfo Cigliana e il senatore Paolo Amato, l’onorevole Gabriele Toccafondi a cui mi dispiace di aver dato all’inizio del suo lavoro di coordinatore cittadino ‘una grossa grana’ ma, soprattutto, Graziano Grazzini.
Non so se avrebbe approvato questa mia scelta, io ho vissuto la sua quando dal Cdu approdò con noi in Forza Italia, ma certamente avrebbe compreso le mie ragioni e con uno dei suoi sorrisi mi avrebbe sicuramente incoraggiata».
(fn)