Giocoli (PdL) e Pieri (Gruppo Misto verso il PdN): "Autovelox dopo il sottopasso di viale Etruria: il Sindaco Renzi intervenga per rimuoverlo o per posizionarlo altrove"

“La cronaca cittadina di alcuni quotidiani odierniriporta la notizia della protesta degli automobilisti fiorentini cui sono pervenuti centinaia di verbali di multe per eccesso di velocità a seguito dei rilevamenti di un autovelox posizionato all’uscita del sottopasso di Viale Etruria (sotto via Foggini/Canova) in direzione della Fi-Pi-Li. Un solo automobilista ha ricevuto 4 verbali per oltre 600 euro per aver proceduto rispettivamente a 60, 61, 70 e 71 chilometri orari. Gli automobilisti in particolare fanno osservare che il primo cartello di segnalazione dell’autovelox è confuso tra altri cartelli, anche pubblicitari, e posizionato in alto tanto da renderne difficile l’individuazione da parte di chi è impegnato alla guida. L’impianto autovelox, poi, è posto dietro un palo della luce, subito dopo l’incrocio a raso con la strada soprastante, palo recante il cartello segnaletico dell’autovelox al di sotto di una vela pubblicitaria”. È quanto dichiarano la vicecapogruppo PdL Bianca Maria Giocoli e il consigliere del Gruppo Misto verso il PdN Massimo Pieri.
“Un quotidiano cittadino e il link dei comunicati stampa del Comune – hanno aggiunto i due consiglieri – hanno riportato le dichiarazioni del comandante della polizia municipale che parla di autovelox regolarmente installato e tarato, finalizzato al rallentamento della velocità per aumentare la sicurezza stradale. Riteniamo che l’installazione dell’autovelox in oggetto non sia immune, invece, da qualche fondata critica. In primo luogo sia la cartellonistica di avvertimento che l’impianto di rilevazione della velocità sono posizionati con modalità almeno discutibili per la poca o inesistente visibilità che hanno. In secondo luogo il tratto di strada in questione è la via obbligatoria per immettersi nella superstrada Fi-Pi-Li, è a doppia corsia e presenta dopo un centinaio di metri, nei quali peraltro non esistono incroci o particolari emergenze circolatorie, un impianto semaforico che contribuisce al rallentamento della velocità. Subito dopo il limite di velocità passa a novanta chilometri orari”.
“L’apparecchio, forse più opportunamente, avrebbe potuto essere posizionato prima dell’incrocio con la strada sovrastante il sottopasso e non subito dopo – proseguono Giocoli e Pieri –. Infine ci chiediamo, considerato il generalizzato abbassamento del limite di tolleranza degli autovelox cittadini, che fine ha fatto la richiesta del Sindaco Renzi di innalzarlo e, aggiungiamo noi, di uniformare sulle strade cittadine (in specie quelle che si ricongiungono a superstrade o autostrade), il limite massimo di velocità? Anche in un recente passato il Sindaco ha ribadito che gli autovelox devono essere strumento di prevenzione e non di vessazione. Il Sindaco segnalava anche l’ingolfamento degli uffici contravvenzioni per verbali di multe da comminare a quanti sfrecciavano alla “folle velocità” di appena 10 chilometri orari oltre il limite massimo”.
“Se questo, unito all’infelice posizionamento di alcuni autovelox non è ‘far cassa’ allora cos’è? Se il Comune vuol essere solo ‘un multificio’ che lo si dica chiaramente” hanno concluso.

(fdr)