Rifiuti a Case Passerini, Grassi (Spini per Firenze): "Non ci vengano a dire che la scelta dell'inceneritore era irreversibile."

Il consigliere: "Una fuga in avanti che conferma una scelta sbagliata"

"Lo diciamo fin da subito il Comune di Firenze, che ha nominato contro il parere di tutti i Comuni dell'hinterland la dirigenza della società di gestione dei rifiuti, insieme a Quadrifoglio, sta cercando in tutti i modi di affrettare le procedure per trasformare l'impianto di Case Passerini da previsto ad impianto già approvato, rendendo così certa una scelta sbagliata." Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi che ha espresso il suo voto contrario alla delibera sulla cessione dell'area di case Passerini a Quadrifoglio. "Riteniamo sbagliata la scelta dell'impianto di incenerimento, sia per la tecnologia obsoleta e ormai superata, tanto che sia la Provincia che l'ATO non escludono il ricorso a nuove tecnologie ma persino hanno recentemente deciso di aderire a progetti europei che vanno appunto in questa direzione, sia perché nell'area scelta si addensano già vari progetti impattanti sotto il profilo ambientale e sanitario, senza che sia mai stata fatta una valutazione complessiva d'area vasta. Senza alcuna discussione nel merito delle scelte e degli atti che hanno portato a proporre al consiglio comunale la delibera per la vendita del terreno per la realizzazione dell'inceneritore,  il Comune di Firenze ha sottoposto al consiglio e a maggioranza approvato oggi in aula la vendita del terreno. Bisogna - ha aggiunto Grassi-  essere assai molto più cauti, visto che la Regione Toscana sta tentando di valutare l'area della Piana fiorentina in maniera complessiva, prevedendo e analizzando a lungo termine i possibili impatti sotto il profilo ambientale e sanitario.  E' evidente che il Comune sta cercando di fare fughe in avanti per poi mettere tutti davanti al fatto compiuto: non è accettabile che si facciano fughe in avanti e poi si utilizzi la solita storia delle logiche irreversibili, come è accaduto nel caso della TAV, per dire che non si può tornare indietro e che ormai le scelte sono state fatte. La partita su questo tema non è affatto chiusa e la nostra contrarietà agli impianti di incenerimento continuerà, così come le proposte per un nuovo e diverso modo di gestire il tema dei rifiuti che punta su una raccolta differenziata porta a porta e sul riuso dei materiali, tende alla riduzione dei rifiuti e degli imballaggi e per ultimo accetta la realizzazione di impianti di nuova tecnologia che non bruciano i rifiuti." (lb)