Mostra di Angelo Mangiarotti al Museo del Design di Calenzano, venerdì l'inaugurazione
Angelo Mangiarotti, design milanese espone al museo di Calenzano e torna alle origini, quando proprio a Firenze frequentò il corso di laurea in design industriale presso la facoltà di architettura. La mostra si inaugura il 14 Maggio alle 18 al Museo del Design di Calenzano in via Vittorio Emanuele 32. L’evento è stato presentato stamani in Palazzo Vecchio dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani insieme al presidente e direttore del Museo Massimo Ruffilli e la presidente della Fondazione Anna Querci. Si tratta di una retrospettiva di circa un centinaio di pezzi del grande architetto le cui attività plurime lo hanno reso famoso in tutto il mondo. I pezzi selezionati per la mostra sono stati concessi in prestito dalle manifatture, dalla Triennale di Milano e dallo studio Mangiarotti e includono fra l'altro il tavolo “M1” esposto nel 1972 alla mostra “Italy: the new domestic landscape” al museo di Arte Moderna di New York. La Fondazione “AQ per il Design”, organizzazione non-profit, ha come scopi quelli di favorire, promuovere, diffondere e valorizzare, nei modi ritenuti più idonei, la conoscenza, lo studio e la cultura del design, specie quello successivo al 1960. Per l’attuazione di tali scopi la Fondazione intende svolgere varie attività a fine strettamente culturale. La Fondazione costituisce il primo museo di Design Industriale in Italia nato a Calenzano nel 2005. “Questo museo a Calenzano – ha detto Giani- che si integra perfettamente con l’architettura dei capannoni e quindi col territorio è un esempio di successo che si riflette anche su Firenze. Di questo bisogna ringraziare Anna Querci che organizza le attività e il corso di laurea in design”. (lb)
Si allega la biografia di Mangiarotti
ANGELO MANGIAROTTI nasce a Milano il 26 Febbraio 1921. Nel 1948 si laurea in architettura al Politecnico della stessa città. Negli anni 1953-1954 svolge
attività professionale negli Stati Uniti partecipando, tra l’altro, al concorso per il “LOOP” di
Chicago. Durante questo periodo di permanenza all’estero conosce Frank Lloyd Wright, Walter
Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann.
Nel 1955 di ritorno dagli Stati Uniti, apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti fino al 1960.
Nel 1989 dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo.
Dal 1986 al 1992 è art director della Colle Cristalleria.
Mangiarotti affianca all’attività professionale, le cui opere sono pubblicate su libri, riviste
specializzate e quotidiani, una intensa attività didattica svolta nelle Università italiane ed estere. Nel
1953-1954 è visiting professor all’Institute of Design dell’Illinois Institute of Tecnology a Chicago;
nel 1963-1964 tiene un corso all’Istituto Superiore di Disegno Industriale di Venezia; nel 1970 è
visiting professor all’University of Hawaii; nel 1974 all’Ecole Politecnique Fédérale di Losanna,
nel 1976 all’Univesity of Adelaide e al South Australian Institute of Technology di Adelaide; nel
1982 è professore a contratto presso la Facoltà di architettura di Palermo; nel 1983 è professore
supplente presso la cattedra di Composizione alla Facoltà di Architettura di Firenze, nel 1989-90 è
professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Milano; nel 1997 è professore a contratto
presso il corso di laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura del Politecnico di
Milano. Tiene numerosi seminari e conferenze a livello internazionale.
L’attività progettuale di Mangiarotti, i cui fondamenti teorici sono stati espressi nel libro intitolato
“In nome dell’architettura” e pubblicato nel 1987, tende ad evidenziare le caratteristiche intrinseche
di ogni oggetto, in quanto solo una progettazione “oggettiva” è in grado di evitare prevaricazioni nei
confronti della propria utenza per diventare invece riconoscibile collettivamente. Il linguaggio
architettonico diventa l’espressione di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, mentre nell’attività
di designer Mangiarotti riserva un ruolo molto importante alla ricerca plastica. Obiettivo della sua
ricerca, condotta sempre nel rigoroso rispetto delle caratteristiche della materia, è la definizione
della forma dell’oggetto come qualità della materia.
L’attività progettuale di Mangiarotti è contrassegnata da numerosi riconoscimenti sia nel campo del
design che in quello delle costruzioni:
•Premio Domus Formica (1956)
•Premio In/Arch per la Lombardia (1962)
•Primo Premio Nazionale del Golfo di La Spezia per l’Industrial Design (1963)
•Premio AIP-Associazione Italiana Prefabbricatori (1972)
•Prix Européen de la Construction Métallique (1979)
•Medaglia e diploma onorario alla III Biennale Mondiale di Architettura di Sofia (1986)
•Primo premio “Concorso Targa Alcan” (1989)
•Menzione speciale Premio Nazionale In/Arch (1989)
•Premio Design Plus per la collezione “Ergonomica” (1991)
•Marble Architectural Awards (1994)
•Compasso d’oro ADI alla carriera (1994)
•Laurea “Honoris Causa” in Ingegneria - Facoltà di Architettura. Technischen Universitat di
Monaco (1998)
•Medaglia d’oro categoria architettura - Accademia della Torre di Carrara (1998)
•Laurea “Honoris Causa” in Disegno Industriale - Facoltà di Architettura. Politecnico di
Milano (2002)
•Medaglia d'oro di “Apostolo del Design” da Rima Editrice (2006)
•Marble Architectural Awards 2007, menzione speciale
•Premio istituito dall'Ordine degli Architetti P.P.C. di Verona in occasione del 50°
anniversario della rivista ArchitettiVerona (2009)