Scatta e Firenze il primo 'Torneo della lingua italiana'. Di Giorgi: «Tanti giovani ignorano grammatica e sintassi»

Un'iniziativa dell'assessorato all'educazione con Rai, Società Dantesca, Accademia della Crusca, Giunti e Ordine dei giornalisti

Dopo la bocciatura di ben 61 vigili urbani incapaci di scrivere senza fare errori di ortografia (è accaduto a gennaio, a Pitigliano, in provincia di Grosseto) di recente è emersa la mancanza di competenze nella corretta grafia da parte degli studenti italiani che si sono diplomati nel 2007. Errori di ortografia, uso inappropriato della punteggiatura, periodi senza senso: sono sbagli che ricorrono con preoccupante frequenza negli elaborati della maturità di tre anni fa, sottoposti al vaglio dell'Accademia della Crusca e dell'Invalsi (l'istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione).
E' anche per questo motivo che l'assessorato all'educazione del Comune, su proposta dall'associazione culturale 'La stanza dell'attore' (fondata da Giovanni Micoli) ha realizzato il 'Primo Torneo della lingua italiana' (in collaborazione con commissione cultura, Provincia di Firenze, Rai, Società Dantesca Italiana, Accademia della Crusca, gruppo editoriale Giunti e Ordine dei giornalisti) per gli studenti delle scuole superiori di secondo grado.
La gara consiste in un torneo ad eliminazione diretta fra gruppi di cinque studenti individuati da ciascuna scuola che ha aderito al progetto. I ragazzi dovranno rispondere ad alcuni quesiti sulla lingua italiana (predisposti da un apposito comitato tecnico-scientifico) che verteranno su argomenti di analisi grammaticale, sinonimi e contrari, significato delle parole, modi e tempi dei verbi, casi di omonimia. Inoltre saranno proposte prove per evidenziare le capacità dei ragazzi nell'uso appropriato ma anche creativo e "vivo" della lingua italiana.
Sarà quindi necessaria non solo la conoscenza delle regole grammaticali e logiche della nostra lingua, ma anche, e soprattutto, una fantasia linguistica e tempestività nel suo utilizzo.
Da parte loro gli studenti del corso del professionale elettricisti dell'istituto Leonardo da Vinci, hanno preparato un apparecchio per la prenotazione delle risposte.
«Secondo una ricerca del 'Centro Europeo dell'Educazione' - ha ricordato l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi - l'otto per cento dei nostri laureati non è in grado di utilizzare pienamente la scrittura. Anzi, peggio: 21 laureati su 100 non vanno oltre il livello minimo di decifrazione di un testo. Cioè, se proprio va bene riescono a far partire la lavastoviglie leggendo le istruzioni, oppure intuiscono le controindicazioni dell' aspirina. Ma di più no.
Come sottolineò qualche tempo fa Tullio De Mauro, i guasti iniziano nella scuola dell'obbligo ma non dipende solo dalla scuola: la colpa è anche delle famiglie e dei modelli culturali. La prevalenza dell' immagine porta a una disattenzione verso i testi».
«Questo torneo - ha spiegato l'assessore Di Giorgi - ha come obiettivo quello di fare divertire gli studenti ma anche di rafforzare loro competenze linguistiche. E per questo abbiamo accolto la proposta de 'La Stanza de l'attore' coinvolgendo anzitutto istituti scientifici di livello mondiale, come Crusca e Dantesca. Senza poi dimenticare la televisione pubblica, che tanto ha fatto negli anni Sessanta per alfabetizzare gli italiani, un importante editore come Giunti e l'Ordine dei giornalisti.
Se gli studenti non sanno dov'è il Mar Nero è grave ma siamo in grado di colmare questa lacuna velocemente. Ma se, purtroppo, non sono in grado di seguire la spiegazione di un docente perché ignorano il significato di certe parole, allora è peggio».
«Stiamo per festeggiare il 150° anniversario dell'Unità - ha concluso Rosa Maria Di Giorgi - e far lavorare i nostri studenti sulla lingua è il modo migliore per combattere i localismi, l'assurda valorizzazione dei dialetti e le presunte 'ombre' del processo risorgimentale, argomenti tanto cari alla Lega. Il carattere unitario della costruzione nazionale, che scaturisce da una tradizione che dal Risorgimento arriva alla Carta Costituzionale passando attraverso la stagione fondante della Resistenza, lo si può insegnare proprio partendo dalla nostra lingua.
E' proprio la lingua a rappresentare uno degli aspetti più significativi del patrimonio di identità e di coesione nazionale che gli italiani hanno maturato nella loro storia».
«E’ un’iniziativa dal grande valore culturale, didattico e politico, un modo per imparare, con il sorriso sulle labbra, la nostra lingua – ha commentato Leonardo Bieber, presidente della commissione cultura e promotore insieme all’assessorato dell’evento – che serve anche a far conoscere ai nostri ragazzi importanti realtà come l’Accademia della Crusca e la Società Dantesca Italiana. I giovani devono conoscere ed amare questo patrimonio non solo per la sua bellezza letteraria, che spinge studenti di tutto il mondo a studiare la lingua di Dante e di Boccaccio, di Machiavelli e di Galilei, ma anche per continuare a dare un senso ai sacrifici di tanti connazionali che hanno contribuito all’unificazione del nostro Paese. In prospettiva dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, infine, queste iniziative sono particolarmente importanti a fronte di pericolose nuove spinte secessionistiche».
Il torneo avrà inizio domani e tutte le prove si svolgeranno allo studio C della direzione sede Rai per la Toscana.
La giornata conclusiva, nella quale saranno effettuate le premiazioni è per il 28 maggio, nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. (fn)
 

Associazione culturale 'La stanza dell'attore':

E’ nata dalla volontà di Giovanni Micoli di dare veste istituzionale alle attività ed alla passione per il teatro, l’insegnamento della recitazione e la scrittura di testi da mettere in scena. L’associazione, nata quest’anno, oltre al Torneo di lingua italiana, sta tenendo un laboratorio teatrale basato sul metodo Stanislavskij in collaborazione con il Quartiere 3 del Comune di Firenze ed è in fase di definizione per un progetto estivo di lettura e recitazione in collaborazione con la Biblioteca delle Oblate.
Giovani Miccoli è nato nel 1971 e dopo la laurea in Giurisprudenza ha studiato recitazione a New York; tornato in Italia ha partecipato come protagonista di puntata a varie fiction (la Squadra, Carabinieri) e film per la televisione (Giuda, La guerra è finita); è stato per tre anni direttore di Lady Radio; ha scritto e diretto per il teatro “In sua movenza è fermo” andato in scena al Teatro della Pergola; “Una donna Innocente” andato in scena all’Istituto degli Innocenti e “L’azione del Silenzio” andato in scena alla Certosa del Galluzzo; questi spettacoli ed in più La Mandragola di Niccolò Machiavelli ( messa in scena nei luoghi più suggestivi di Firenze, e nell’autunno 2009 portata in tour in Giappone) sono stati rappresentati con la collaborazione della Compagnia delle Seggiole.
Come regista video ha diretto vari corsi educativi usciti in DVD per il Corriere della Sera, Il sole 24Ore e La Repubblica.
Da anni collabora con l’Ospedale pediatrico Meyer per il quale ha realizzato vari video che hanno vinto importanti premi internazionali e presentato serate di beneficenza al Teatro della Pergola.
Ed ancora Giovanni Micoli tiene da ormai 6 anni un corso di recitazione al Liceo Classico Michelangelo, mettendo in scena ogni volta uno spettacolo teatrale composto da monologhi e dialoghi scritti dai ragazzi stessi. Gli articoli usciti per due anni di fila sul quotidiano La repubblica possono testimoniare l’interesse che questi lavori hanno prodotto.
Dal 2009 ha aperto un Laboratorio Teatrale chiamato “La stanza dell’attore”.
Nel febbraio 2010 metterà in scena, come già cinque anni fa, una sua personale riduzione teatrale delle “Lettere a Lucilio” di L.A. Seneca al Teatro di Rifredi.