"Peggio di una guerra. L'Italia sotto ricatto": Chelazzi e le stragi del '93-'94
Tanti prestigiosi ospiti oggi nell'Aula bunker di Santa Verdiana per la presentazione del volume "Peggio di una guerra. L'Italia sotto ricatto - La requisitoria del pm Gabriele Chelazzi al processo per le stragi del '93 e '94', a cura del giornalista Francesco Nocentini e dell'Associazione tra i familiari delle vittime della Strage di via dei Georgofili. Il libro, edito dal Comune di Firenze (Edizioni Città di Firenze), contiene una selezione della requisitoria del giudice al processo sugli attentati di diciassette fa, che venne svolta dal pm Chelazzi e dal collega Giuseppe Nicolosi.
L'incontro è stato aperto dal vicesindaco Dario Nardella e dall'assessore alla pubblica istruzione della Provincia Giovanni Di Fede: sono poi intervenuti tra gli altri Giuseppe Quattrocchi, procuratore capo della Procura di Firenze; Piero Luigi Vigna, procuratore onorario della Corte di Cassazione ed ex procuratore nazionale antimafia; Enrico Ognibene, presidente del Tribunale di Firenze; Giuseppe Nicolosi e Alessandro Crini, entrambi sostituti procuratori della Procura di Firenze. Presenti anche Caterina Romagnoli Chelazzi, moglie del magistrato, la figlia Francesca e Giovanna Maggiani Chelli, portavoce dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili.
Investigatore scrupoloso, magistrato di grande rigore morale e professionale, Gabriele Chelazzi è stato il pubblico ministero che ha coordinato le indagini sulle autobombe del '93-'94: l'attentato a Maurizio Costanzo (a Roma), la strage di via dei Georgofili a Firenze e quelle di via Palestro a Milano e le due di Roma, a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro (oltre al fallito attentato al pentito Salvatore Contorno nell'aprile 1994). Grazie al suo lavoro e a quello dei colleghi Piero Luigi Vigna, Francesco Fleury, Giuseppe Nicolosi e Alessandro Crini, boss e gregari di cosa nostra sono stati condannati definitivamente quali mandanti ed esecutori di quella 'stagione di terrore'. Negli ultimi anni Chelazzi era entrato a far parte della direzione nazionale antimafia ed era stato distaccato a Firenze per seguire ulteriori indagini sulle stragi mafiose. Morì a Roma, la notte fra il 16 e il 17 aprile 2003.
(ag)