Nuovi alberghi a Santa Maria Novella, De Zordo e Grassi rispondono al vicesindaco Nardella
Questo l’intervento dei consiglieri Ornella De Zordo (Puc) e Tommaso Grassi (Spini per Firenze)
“Dire che "le tante imprese alberghiere fiorentine vivono un momento di sofferenza e che faticosamente stanno riprendendosi da una crisi ancora irrisolta" corrisponde nient’altro che alla verità. E il videsindaco Nardella dovrebbe saperlo, visto il ruolo che ricopre nella giunta fiorentina. L'aumento delle presenze turistiche tra il 2009 e il 2010 è un dato che va saputo leggere per quello che è e non va letto superficialmente e usato in maniera strumentale.
La ripresa del 2010 è purtroppo lieve e molto probabilmente effimera, visto che ha origini esterne (domanda mondiale e un favorevole rapporto di cambio) e non interna. E infatti le previsioni future sono al ribasso. Il recentissimo rapporto Irpet-Unioncamere "La situazione economica della Toscana: consuntivo anno 2010, previsioni 2011-2012" presentato nei giorni scorsi afferma che "La debole crescita del 2010, combinata all’intensità della precedente crisi economica, ha inoltre continuato ad indebolire ulteriormente la capacità di assorbire e domandare lavoro da parte del sistema produttivo toscano, con ripercussioni negative sul mercato del lavoro regionale." Un'analisi che è confermata dalle situazioni tragiche vissute in questa fase sia dai lavoratori che dagli imprenditori.
Lo stesso rapporto Irpet sviscera anche la complessità del settore ricettivo, che a sentire Nardella fa "affari d'oro". Nonostante l'aumento delle presenze nel 2010 i turisti spendono meno: "il tasso di occupazione delle camere è sceso al 39,6% dal 50% del 2007"; e la spesa procapite dei viaggiatori è cresciuta "senza compensare, se non parzialmente, la forte flessione del 2009". Inoltre il dato relativo alle presenze "non fotografa del resto in maniera compiuta la dinamica del fatturato delle strutture ricettive: questo è infatti determinato anche dall’andamento dei prezzi praticati dalle imprese, che varie analisi segnalano in diminuzione".
Spiace che un esponente della giunta sottovaluti la gravità della crisi attuale anche in questo settore, e non consideri che l'ingresso di grandi gruppi immobiliari che hanno capacità competitive maggiori di tante imprese alberghiere a conduzione famigliare possa rappresentare un problema oggettivo per chi resiste a fare impresa nella propria città. Ne prendiamo atto, ribadendo, se ce ne fosse bisogno, che l'approvazione dell'Osservazione al Piano strutturale aumenta la densificazione nel centro storico di strutture ricettive, a scapito peraltro di altre funzioni più vicine ai bisogni dei cittadini”.
(fdr)