Affitti, Stella e Alessandri (PdL): "Commissione d'indagine per fare chiarezza e regolamento per stabilire criteri di assegnazione e tutela degli immobili comunali"
“Invece di puntare tutte le sue carte sempre e solo su operazioni di facciata buone per i titoli dei giornali, il sindaco Renzi, alla voce ‘trasparenza’, farebbe bene a mettere mano senza perdere un secondo di più alla gestione del patrimonio immobiliare del Comune. È immorale che l’amministrazione non faccia fruttare quanto potrebbe il proprio patrimonio non abitativo, creando in più situazioni di assoluta imparità tra le imprese che affittano”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri che, dopo le notizie stampa degli ultimi giorni, hanno presentato due mozioni sulla vicenda che saranno discusse lunedì nella prossima seduta del consiglio comunale.
“Chiediamo – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra – che venga creata subito una commissione d’indagine. Vogliamo avere la lista completa degli immobili del Comune dati in locazione ad esercizi commerciali, artigiani, uffici e associazioni. Inoltre, è urgente che il Comune si doti di un regolamento, come avviene in altre città italiane, che fissi criteri certi per gli affitti, e stabilisca inoltre controlli accurati sullo stato di conservazione degli immobili”.
“Siamo davanti a una vicenda estremamente grave – hanno sottolineato Stella e Alessandri –. A quanto ammontano i mancati introiti per il Comune a causa di questa politica scellerata? Il sindaco Renzi oggi chiede che venga fatta chiarezza? Un po’ tardi ci pare, dopo due anni di mandato”.
“Il PdL avanza come sempre proposte concrete per affrontare questa delicata materia – hanno concluso i due consiglieri –. Vedremo se stavolta Renzi vorrà davvero fare chiarezza”.
(fdr)
Segue il testo delle due mozioni
MOZIONE
OGGETTO COMMISSIONE D’INDAGINE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE DI FIRENZE
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto l’articolo 28 dello Statuto del Comune di Firenze, comma 2: “Il Consiglio comunale delibera la costituzione di commissioni speciali per l’esame di particolari questioni o problemi.” e comma 3: “Il Regolamento del Consiglio comunale e degli altri organi istituzionali stabilisce le modalità di costituzione e la disciplina delle commissioni d’indagine e speciali.”;
Visto l’art. 32 del regolamento del Consiglio Comunale : “Il Consiglio comunale può deliberare a maggioranza assoluta di costituire Commissioni d’indagine per accertare la regolarità e correttezza di determinate attività amministrative comunali.
1. La costituzione può essere proposta:
a. da un quarto dei Consiglieri comunali;
b. da almeno due (2) Consigli di quartiere.
2. Con la medesima delibera il Consiglio comunale:
a. designa il Presidente e il Vice Presidente della Commissione;
b. designa i componenti della Commissione;
c. fissa il termine entro il quale la Commissione deve concludere i suoi lavori.
3. La delibera del Consiglio indica inoltre i compiti specifici demandati alla Commissione e le modalità di svolgimento di essi, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della riservatezza e di protezione dei dati personali. In deroga a quanto disposto dal successivo art. 35, le riunioni della Commissione d’indagine si svolgono a porte chiuse.
4. Al termine dei suoi lavori, la Commissione approva a maggioranza assoluta la relazione da presentare al Consiglio. Ad essa possono essere allegate relazioni di minoranza.
5. Il termine entro il quale la Commissione deve concludere i suoi lavori può essere prorogato dal Consiglio Comunale una sola volta, previa presentazione di una relazione sull’attività svolta e sui motivi della proroga.
Preso atto che il Comune di Firenze possiede numerose unità immobiliari con varie funzioni, commerciale, residenziale, artigianale, depositi e magazzini, etc
Considerato che sulla gestione di tale patrimonio sono emerse molte perplessità in merito ai criteri di assegnazione ed ai canoni che gli assegnatari corrispondevano
Visto che la gestione dei beni immobili appartenenti a qualsiasi titolo al Comune deve essereispirati ai principi generali di economicità, di efficienza, di produttività, di redditività e di razionalizzazione delle risorse. Deve inoltre essere salvaguardata l’esigenza del mantenimento e del miglioramento patrimoniale attraverso attività mirate a prevenire lo stato di degrado dei beni stessi, con interventi tesi a garantire l’idoneità agli scopi ai quali sono stati destinati.
Visto il parere di regolarità tecnica del provvedimento ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000;
INVITA IL CONSIGLIO COMUNALE
Così come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale ad istituire una Commissione d’Indagine sulla gestione degli immobili di proprietà del Comune di Firenze
Mozione
Oggetto: invita il sindaco a provvedere immediatamente a realizzare un Regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare
Proponenti: Marco Stella, Stefano Alessandri
Considerato che il comune di Firenze possiede un patrimonio immobiliare consistente
Preso atto che tale patrimonio è composto da fondi commerciali, locali ad uso ufficio, magazzini, terreni, box auto
Preso atto che molti di questi immobili sono dati in affitto
Considerato che i beni che sono classificati come patrimonio disponibile dovrebbero essere utilizzati prioritariamente al fine di garantire un’entrata economica al Comune
Visti i canoni di affitto che il Comune di Firenze applica per alcuni fondi commerciali
Tenuto conto che vi sono delle evidenti disomogeneità tra gli affitti dei fondi commerciali
Preso atto che il Comune di Firenze ha un “Regolamento per l’assegnazione agli organismi senza fini di lucro di immobili di proprietà comunale a canone agevolato”
Preso atto che il Comune di Firenze non ha un Regolamento per l’assegnazione del patrimonio Comunale
Richiamata l’esigenza di trasparenza, equità e principi certi nell’assegnazione e nella individuazione dei canoni di affitto per gli immobili di proprietà del Comune
Invita il Sindaco a
Predisporre un “Regolamento per l’assegnazione del patrimonio Comunale”
Il regolamento dovrà disciplinarele modalità di gestione dei beni immobili di
proprietà comunale o, comunque, nella disponibilità dell’Ente, individuando requisiti,
modalità, criteri di selezione e procedure di assegnazione degli immobili
Che la gestione dei beni immobili appartenenti a qualsiasi titolo al Comune siano ispirati ai principi generali di economicità, di efficienza, di produttività, di redditività e di razionalizzazione delle risorse. Deve inoltre essere salvaguardata l’esigenza del mantenimento e del miglioramento patrimoniale attraverso attività mirate a prevenire lo stato di degrado dei beni stessi, con interventi tesi a garantire l’idoneità agli scopi ai quali sono stati destinati.
Che i beni classificati come patrimonio disponibile verranno utilizzati prioritariamente al fine di garantire un’entrata economica congrua e a livelli di mercato per il Comune.
Istituzione di un pubblico registro dei beni immobili comunali