Affitti, Stella (PdL): "Canoni ridicoli senza criteri. Milioni di euro di danno erariale per il Comune?"

"Dopo la vicenda Montedomini questa volta il Comune viene coinvolto direttamente nella gestione del patrimonio immobiliare, occorre trasparenza"

“Immobili comunali assegnati a canoni ridicoli e senza criterio. E’ sconcertante vedere che alcuni immobili sono stati dati a canoni di affitto pressoché ridicoli e oltretutto senza nessun criterio; se cosi fosse chiediamo che venga fatta immediatamente chiarezza sulle modalità di assegnazione e sui canoni applicati”. Questo il commento alle notizie apparse oggi sulla stampa da parte del consigliere del PdL Marco Stella.
“Visti i bassissimi canoni applicati potrebbe profilarsi un danno erariale per milioni di euro per le casse comunali? E chi pagherà per i canoni che il Comune non ha mai incassato? – si domanda il consigliere –. Il Comune di Firenze possiede un importante patrimonio immobiliare, chiediamo chiarezza sulla gestione, non possono esserci ombre di nessun tipo. Rimaniamo sconcertati nell’apprendere dalla stampa che vi sono fondi commerciali con canoni ben al di sotto dei valori di mercato, e molto disomogenei tra loro.
Vi sono fondi nella stessa strada con le stesse metrature che hanno canoni diversi, chi ha deciso? Quali sono stati i criteri che hanno portato alla scelta del canone di affitto da applicare?
Apprendiamo che vi sono società che per un fondo commerciale al Piazzale Michelangelo di 165 metri quadri paga € 35.548 all’anno, molto meno che per un fondo delle stesse dimensioni in periferia; chi ha fatto la valutazione dell’affitto di quel fondo? Ci domandiamo non solo chi ha scelto l’importo del canone di affitto, ma come si decideva a chi andavano in affitto i fondi del Comune di Firenze? Chi era che decideva l’assegnazione degli immobili? Non possiamo pensare che un patrimonio così importante possa essere gestito con discrezionalità.
Dopo la vicenda degli affitti su Montedomini, questa volta il Comune è chiamato in causa in maniera diretta, se vi sono delle responsabilità sono del Comune ed occorre andare fino in fondo per accertare di che natura siano. Questa volta non vi sono alibi, la responsabilità è del Comune di Firenze, la gestione, l’affidamento, la scelta dei canoni di affitto sono stati di competenza dell’amministrazione comunale, quindi se vi sono delle responsabilità non possono essere che riconducibili all’amministrazione comunale”.
“Chiediamo chiarezza intorno al metodo di assegnazione, del tutto discrezionale, dei fondi, messi in affitto a canoni particolarmente agevolati, senza criteri oggettivi, senza graduatoria e senza pubblicazione ufficiale della scelta dell'inquilino – ha concluso Stella –. Riteniamo che la gestione dei beni immobili appartenenti a qualsiasi titolo al Comune dovrebbero essere ispirati ai principi generali di economicità, di efficienza, e soprattutto di redditività per le casse comunali, tutto questo è stato rispettato in questa vicenda? La trasparenza è un valore in sé ma deve servire anche per verificare la buona capacità di amministrare la cosa pubblica, cosa peraltro determinabile nel caso specifico attraverso alcuni oggettivi parametri economici e sociali.
Ritengo opportuno fare tutta la chiarezza possibile su una vicenda come questa, e mi auguro che la tanto sbandierata trasparenza chiamata tante volte in causa da Renzi in campagna elettorale questa volta ci sia veramente”.

(fdr)