Piano degli impianti pubblicitari, il vicesindaco Nardella: "Un provvedimento adeguato ai tempi che tutela la città"

Il consiglio comunale ha discusso oggi le nuove regole per la pubblicità ‘outdoor’, ovvero cartelloni, manifesti e pannelli che si trovano nelle piazze e nelle strade della città; un nuovo piano che prevede meno spazi a disposizione, cartelloni più piccoli, norme molto più stringenti e salvaguardia del centro storico. “Un piano più snello, più adeguato ai tempi e al mercato, che punta su elementi profondamente riformatori e vuole ridurre l’impatto visivo della pubblicità, puntando sulla qualità e salvaguardando il decoro della città” - ha detto il vicesindaco Dario Nardella presentando il provvedimento.
Il nuovo testo, che passa da 68 a 56 articoli, prevede una generale rivisitazione degli impianti, la riduzione di circa 16mila mq degli spazi destinati alla pubblicità e la messa a gara di tutte le concessioni, che non potranno più essere dirette. “Una scelta di trasparenza – ha detto Nardella – che intende mettere da parte la logica della rendita per premiare quelle aziende che scommettono sul futuro e sull’innovazione”. In particolare, è stata decisa l’eliminazione dei gonfaloni e degli striscioni, la sostituzione dei cartelloni 6x3 con i 4x3, l’introduzione di dispositivi tecnologici e digitali. Riguardo i gonfaloni, Nardella ha precisato che si tratta di impianti ormai superati “che insistono sui pali della luce, provocando un’usura che va oltre il limite della tolleranza, con una difficile garanzia di sicurezza”; la loro eliminazione scatterà dal 2011 e l’amministrazione garantirà il massimo impegno perché i lavoratori del settore non subiscano conseguenze”.
Uno dei punti principali del nuovo piano è la forte tutela del centro storico, con il divieto di nuove autorizzazioni in tutta l’area Unesco (l’interno della cerchia dei viali più l’Oltrarno); inoltre le autorizzazioni per gli impianti su aree private e di cantiere, per le quali si prevede una diminuzione, passeranno al vaglio preventivo della giunta, che esaminerà i singoli progetti e la loro realizzabilità dando indirizzi in merito. Si eviteranno così anche le pubblicità ‘fantasma’ sui ponteggi dei palazzi.
Ma gli spazi a disposizione della pubblicità diminuiranno ovunque: mentre il vecchio piano prevedeva 31.400 mq di spazio per affissioni (16.800 pubblico, 8000 privato più 6.600 di pubbliche affissioni) il nuovo piano prevede un totale di 15mila mq (6.000 pubblico, 2.400 privato e invariate le pubbliche affissioni); si tratta di limiti massimali che comunque la giunta non intende raggiungere. Una decisione in controtendenza rispetto ad altre città come Roma e Milano, che hanno invece progressivamente aumentato le superfici.
Il piano introduce anche una ‘clausola etica’: l’articolo 7 recita che “gli impianti pubblicitari e la pubblicità esposta non devono avere contenuto ed immagini rappresentative di violenza fisica o morale, nonché lesive del decoro, offensive delle convinzioni morali, civili e/o religiose delle appartenenze di genere, culturali e nazionali della persona”. Chi richiede di installare una pubblicità quindi dovrà aggiungere una dichiarazione in tal senso alla documentazione richiesta, che sarà vincolante sotto il profilo giuridico. Sarà così possibile evitare o sanzionare tempestivamente casi come quello del crocifisso blasfemo apparso una recente pubblicità di moda. Verranno anche ridotte anche le ‘preinsegne’, ovvero i cartelli di varia dimensione che indicano la localizzazione delle attività, che passano dalla disciplina per le insegne a quella per la pubblicità: si tratta infatti di pubblicità ‘travestita’ da insegne.
Il vicesindaco ha ringraziato gli uffici che hanno lavorato al nuovo piano e tutti i consiglieri che lo hanno approfondito e discusso in commissione.
 

(ag)