Emergenza profughi a Lampedusa, l'intervento del vicepresidente del consiglio comunale Salvatore Scino
"Desidero dare atto, pubblicamente, al Consiglio Comunale del valore, dell’abnegazione e dell’altruismo degli uomini in divisa e non (Forze Armate, Guardia Costiera, Polizia di Stato, Carabinieri e Protezione Civile) ed in particolar modo del Corpo della Guardia di Finanza, che, dall’inizio dell’emergenza nell’Isola di Lampedusa, sta facendo molto di più rispetto al proprio compito istituzionale (in particolar modo per quanto concerne l’aspetto umano) per cercare di evitare o lenire tragedie immani.
Ultimo, ma soltanto in ordine di tempo, l’episodio verificatosi lo scorso 8 maggio. Una unità navale della Guardia di Finanza, impegnata a sud di Lampedusa nell’ambito dell’operazione “Frontex”, ha intercettato un barcone, proveniente dalla Libia ed in navigazione verso il nostro territorio con a bordo numerose persone. Nonostante le condizioni del mare fossero estremamente critiche, gli uomini della Guardia di Finanza, considerato che non era possibile per ragioni di sicurezza eseguire un trasbordo dei numerosi occupanti, sono saliti a bordo del barcone, conducendo lo stesso verso l'isola scortato costantemente dalle unità navali della GDF..
L’imbarcazione con i profughi era in pessime condizioni e, in prossimità del porto, sia per l'improvvisa rottura del timone (che non ha consentito di governare il barcone), sia per la presenza di un forte vento, è andata ad incagliarsi sugli scogli.
Solo grazie alla grande perizia e professionalità dei Finanzieri del Contingente di Mare saliti a bordo dello sbrindellato barcone, i quali sono riusciti a tenere acceso l’esausto motore non facendolo spegnere e ingranata la marcia hanno impedito di farlo sbattere e ondeggiare, si è evitato il rovesciamento, quasi certo a causa dell'eccessivo numero di migranti.
Lascio immaginare a tutti il panico che si è venuto a creare, con gente che subito si è buttata in acqua. Anche in questo caso la prontezza e l’addestramento del personale della Guardia di Finanza ha evitato una tragedia.
La presenza di spirito ed il coraggio dei Finanzieri, l'utilizzo dei natanti di servizio, il formarsi di una catena umana, alla quale in un secondo momento si sono uniti uomini di altri Corpi e civili, ha scongiurato che le vittime fossero ben più dei tre poveri profughi ritrovati dopo due giorni sotto il barcone.
Se si considera che molti profughi non sanno nemmeno nuotare e a tutto ciò si sommano le proibitive condizioni del mare di quella terribile notte, l'altezza del bordo del natante (vera e propria carretta del mare) dal pelo dell’acqua, la fatica di una simile traversata ed il panico, si può facilmente comprendere lo scenario che si sono trovati davanti gli uomini della Guardia di Finanza e degli altri Corpi accorsi in aiuto.
Le persone presenti sul barcone e tratte in salvo sono state 575. Di cui 66 minori (molti bambini) e 45 donne (alcune in avanzato stato di gravidanza).
L'impegno della Guardia di Finanza sull'isola, e soprattutto il valore, il coraggio l’altruismo, il senso del dovere delle Fiamme Gialle e degli appartenenti alle altre Forze di Polizia e Forze Armate e non e, ovviamente, l'importanza del salvataggio, hanno riscosso l'ammirazione ed il plauso delle alte cariche dello Stato e delle Organizzazioni umanitarie, prima fra tutte della portavoce dell'ONU, signora Laura Boldrini, nonché degli organi di informazione"
(lb)