Moschea, Cellai (PdL): "Se osi criticare l'Ucoii, fai discorsi inutili che non c'entrano con Firenze"

Questo l’intervento del consigliere del Popolo della Libertà Jacopo Cellai

“’Discorsi inutili. Non abbiamo certo bisogno del lasciapassare di persone che con Firenze non c’entrano nulla’. Così si è espresso l’imam di Firenze e Presidente dell’Ucoii, Izzedin Elzir, in merito alle osservazioni dell’Onorevole Souad Sbai intervenuta ieri ad un incontro sulla libertà di culto e sulla libertà di genere organizzato dal gruppo consiliare del PdL nei locali della Provincia di Firenze.
Che significa inutili? E’ tutto già deciso secondo Izzedin? Sa qualcosa più degli altri, ha stretto accordi con Renzi che non sono ancora di pubblico dominio? Oppure l’imam decide quali sono i discorsi utili e quali non lo sono a seconda della loro utilità al raggiungimento dell’obiettivo stabilito dall’Ucoii a Firenze, la costruzione della moschea?
Che significa dire ‘persone che con Firenze c’entrano nulla’? Izzedin vuole stabilire chi può intervenire sulla questione della moscheae chi no? Chiede rispetto per il diritto di culto della propria comunità religiosa, che non è mai venuto meno a Firenze, e manca di rispetto ad un parlamentare che esprime un’opinione? Pare corretto all’imam dire che l’Onorevole Sbai non c’entra niente con Firenze? Ciascun parlamentare, fino a prova contraria, ha a che fare con ogni singolo comune di questa Nazione. Ed ha il dovere oltre che il diritto di esprimere le proprie posizioni.
L’On. Sbai ha rimesso in evidenza una serie di questioni che riguardano l’Ucoii ma il suo Presidente, ancora una volta non ha risposto a nessuna di queste osservazioni e si è platealmente risentito. Un brutto segno per un dialogo che deve partire da chi vuole un nuovo luogo di culto e che dovrebbe rispondere con serenità ad osservazioni che hanno un oggettivo fondamento. Se l’Ucoii è fuori dalla Consulta islamica ci sarà una ragione o no? Perché Izzedin non ce la spiega? Se L’Ucoii è stata ripetutamente considerata in relazione al movimento dei Fratelli Musulmani ci sarà qualche ragione o no? Un dialogo che dovrebbe ‘iniziare da valori condivisibili a livello naturale (che è ciò che veramente ci unisce, mentre le fedi ci separano), dai diritti naturali dell’uomo, dalla libertà religiosa, dalla pari dignità tra uomo e donna, dalla necessità di distinguere la sfera religiosa da quella politica, per non rischiare di scadere facilmente in un fondamentalismo politico ammantato di religiosità’, per usare le parole di Padre Lanzetta.
Un dialogo che invece, oggi,sembra voler essere indirizzato soltanto nei confronti di coloro che concordano con le intenzioni e la volontà dell’Ucoii e di Izzedin. E che, in questo modo, spaccherà la città”.

(fdr)