Carico e scarico merci, Stella (PdL): "Interessate dal provvedimento oltre 2000 aziende. Senza condivisione si mette in crisi un tessuto imprenditoriale importante"
Questo l’intervento del consigliere del Popolo della Libertà Marco Stella
“Da lunedì prossimo partiranno le nuove modalità di accesso alla ztl per il carico e scarico merci.
Sarà una vera rivoluzione che interesserà 2017 permessi.
Pur condividendo la necessità di riorganizzare un settore come quello del carico e scarico merci nella ztl, riteniamo che le modalità e i tempi con cui si è arrivati al provvedimento siano stati sbagliati. Soltanto tre settimane fa e senza nessun avviso l’amministrazione ha deciso di modificare le regole, individuando orari e modalità diverse, e di fatto stravolgendo l’accesso.
Mi domando come si possa pensare di dare soltanto tre settimane alle aziende che lavorano nel settore per potersi organizzare.
Oggi i permessi per entrare in ztl per carico e scarico merci autorizzati sono 2017, così suddivisi: “alimentaristi” n. 434, “senza contrassegno” n. 434, “autotrasportatori” n. 521, “bts mezzi a metano/gpl con o senza sosta” n. 628. Come si può capire dai numeri, il provvedimento interessa una parte importante della nostra economia cittadina.
Fanno parte di coloro che entrano nella ztl imprese di trasporto alimenti, trasporto bevande, gli ortolani dei mercati, molte aziende storiche fiorentine che operano in centro storico da sempre.
Non so come questa amministrazione possa pensare che tutte queste aziende possano rifornire lo stesso numero di clienti con orari ridotti e modalità più restrittive.
Se sommiamo alle aziende che entrano in ztl per il loro lavoro di carico e scarico merci le aziende che usufruiscono di questo servizio (alberghi, bar, ristoranti, in generale tute le attività che sono all’interno della ztl), il provvedimento potrebbe interessare oltre 3000 attività.
Forse, visti i numeri, sarebbe stato necessario maggior condivisione rispetto alle problematiche e soprattutto tempi più lunghi e soluzioni diverse.
Per questo chiediamo che il provvedimento venga sospeso e si apra immediatamente un tavolo con gli operatori e le associazioni di categoria per individuare soluzioni condivise ed ipotesi di lavoro alternative”.
(fdr)