Piano generale impianti pubblicitari, Pieri (Udc verso PdN): "Le categorie si svegliano solo ora, a sei giorni dal voto in consiglio comunale?"

"Richiesta oggi a Palazzo Vecchio una proroga, come già aveva fatto il sottoscritto la settimana scorsa. Ma le piccole imprese chi le tutela a Firenze?"

“Forse le associazioni di categoria erano andate in letargo per l’inverno, visto che si sono risvegliate solo oggi per chiedere all’amministrazione comunale una proroga all’entrata in vigore del nuovo Piano Generale degli Impianti Pubblicitari, che lunedì prossimo sarà portato al voto in consiglio comunale”. Questo il commento del consigliere del Gruppo Misto Udc verso il PdN Massimo Pieri.
“Davvero non si capisce chi debba tutelare le piccole imprese in questa città, e la cosa è preoccupante – ha aggiunto Pieri –. Da parte mia, avevo già avanzato, mercoledì scorso, una proposta articolata alla giunta e alla maggioranza di Palazzo Vecchio, che metteva in primo piano proprio la salvaguardia delle decine di piccole imprese del settore che occupano circa cento lavoratori. Un’immediata indizione della gara le spazzerebbe via, cancellando quindi posti di lavoro e creando povertà industriale e sociale. Per questo ho chiesto che sia data loro la possibilità di potersi realmente organizzare per dare modo di poter partecipare equamente alla gara con le altre aziende più strutturate. L’organizzazione richiede tempo, e maggiormente in questo periodo di crisi; pertanto il Comune preveda che la gara si tenga a partire solo dal 30 giugno 2012, mantenendo in vigore fino a tale data quello che è in opera, e non eliminando gli spazi pubblicitari esistenti prima dell’assegnazione della gara stessa. Così facendo le aziende potrebbero veramente organizzarsi, e mantenere nel contempo anche una redditività tale da poter affrontare la gara con una certa tranquillità economica”.
“Sarebbe una scelta – ha concluso il consigliere – anche a beneficio delle casse del Comune che potrebbe subire una interruzione del gettito nel periodo tra la rimozione dei vecchi impianti attuali e l’effettiva messa in opera della gara. Con l’attuale previsione si potrebbe venire a creare infatti paradossalmente una situazione di stallo, a causa dei probabili ricorsi al TAR da parte di queste piccole aziende, con l’altrettanto probabile sospensiva della gara, e se ciò avvenisse il Comune non potrebbe più contare per un lungo periodo sul gettito di questo comparto”.

(fdr)