Politiche giovanili, l'assessore Giachi: "Basta con gli steretopi, investiamo in creatività"
Puntare sui giovani come risorse dello sviluppo economico e sociale, al di là degli stereotipi ma valorizzando le potenzialità, il dinamismo, la carica innovativa: su questi temi stamani l’assessore alle Politiche giovanili Cristina Giachi è intervenuta al seminario tematico di “Dammi il 5”, l’iniziativa organizzata dal Quartiere 5 che fino a domani prevede eventi, attività, workshop, tornei di calcio, musica, riflessioni sulla legalità, con lo scopo di mettere l’educazione al centro del dibattito cittadino.
“Quello dell’autonomia lavorativa, abitativa e familiare delle nuove generazioni è oggi il tema centrale e più importante per lo sviluppo del nostro paese – ha detto l’assessore Giachi – ed è un problema che ostacola i percorsi di crescita e lo sviluppo delle potenzialità di cui i giovani sono portatori. Basta un dato per far capire la situazione: per 35 posti da stagista a 300 euro al mese abbiamo ricevuto 330 domande. E’ il segnale di un abisso di bisogno tra i giovani ”. Da qui l’importanza delle politiche giovanili, che “si delineano come politiche concrete di innovazione orientate allo sviluppo locale, con i giovani come obiettivo strategico”.“Dobbiamo sostenere la creatività – continua Giachi – ma in modo che diventi fonte di occupazione”. A questo proposito l’assessore fa riferimento al Progetto Multiverso, promosso da Switch, associazione culturale che riunisce artisti, musicisti, curatori e attivisti per promuovere attività e iniziative culturali. “A giugno prenderà vita un nuovo progetto: Multiverso – spiega l’assessore - si tratta di un hub di coworking, un luogo con diverse postazioni di lavoro da mettere a disposizione a basso costo a tutti quei giovani che non possono permettersi l’affitto di un ufficio”. Una sorta di “incubatore di imprese giovani” realizzato in questo caso non da un ente pubblico, ma da un'associazione che ha compreso il valore anche produttivo di questo tipo di lavoro. L’assessore ha sottolineato l’importanza del modello di impresa sociale gestita dai giovani come “incubatore di occupazione giovanile e laboratorio di cittadinanza”, ed ha ribadito la funzione degli sportelli Informagiovani come strutture “non solo informative ma di sostegno e accompagnamento” alle giovani generazioni. "In una fase di pesante contrazione delle risorse possiamo cogliere l'unica opportunità positiva offerta dai tagli ai bilanci comunali imposti dal Governo. E' necessario che il privato sociale e gli enti locali individuino nuove forme di integrazione e che si diffonda uno spirito di collaborazione e cooperazione che metta al centro la valutazione dei servizi erogati, la selezione delle nuove pratiche, l'innovazione dell'azione amministrativa".
(ag)