30° anniversario dalla morte di Bobby Sands, presentata una mozione per dedicare al martire irlandese una via a Firenze
Ricorre oggi il 30° anniversario dalla morte di Bobby Sands, militante repubblicano irlandese e deputato al parlamento nordirlandese di Stormont, spirato dopo 66 giorni di sciopero della fame, intrapreso assieme ad altri suoi compagni nel carcere di Long Kesh.
"Bobby Sands rappresenta una vera e propria icona di chiunque creda nei valori della patria e dell'identità nazionale - dichiara il consigliere del PdL Francesco Torselli - ed il suo sacrificio servì a catalizzare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda dell'Irlanda del Nord, l'ultima colonia straniera ancora viva nel cuore della nostra Europa, nonché sui metodi di detenzione assolutamente barbari perpetrati dal governo inglese di Margaret Tatcher nei confronti dei prigionieri accusati di far parte delle formazioni indipendentiste operanti nell’Irlanda del Nord".
"Oggi, quando la pace, la libertà e la democrazia - spiega l'esponente del PdL - sembrano valori universalmente condivisi, ci teniamo a ricordare che proprio in Europa esiste ancora una difficoltosa convivenza tra cattolici e protestanti nelle 6 contee che compongono la cosiddetta Irlanda del Nord, ancora annessa alla corona britannica.
Nella notte scorsa i giovani militanti di Casaggì e della Giovane Italia hanno affisso, in maniera assolutamente non dannosa per l'edificio, decine di manifesti che ricordano la figura ed il sacrificio di Bobby Sands, sulle mura del consolato britannico di Firenze. Un gesto forte, ma significativo per fare luce su una figura importante come quella di Sands, per tutti coloro che credono nel principio di autodeterminazione dei popoli”.
"Per dare forza alle iniziative dei nostri giovani - conclude Torselli - ho depositato da tempo una mozione in consiglio comunale per chiedere che, in occasione della ricorrenza di quest'anno, Firenze dedichi una via a Bobby Sands, nel nome dell'identità nazionale, dell'amore per la propria terra e della lotta per la libertà e l'autodeterminazione del popolo irlandese, un popolo particolarmente vicino a noi italiani. La mozione è da tempo all'ordine del giorno dei lavori del consiglio, spero possa essere presto votata in maniera condivisa da tutti gli schieramenti politici".
(fdr)