Mobilità, Cellai, Roselli e Torselli (PdL): "Renzi mantiene sempre le promesse, parola di boy scout"

Questo l’intervento dei consiglieri del Popolo della Libertà Jacopo Cellai, Emanuele Roselli e Francesco Torselli

“Ritiro dei telepass ai consoli. Inizio dei lavori della seconda linea della tramvia. Stazione Foster. Strisce viola. Riorganizzazione della ztl notturna. Parcheggi interrati. Busvie. E qui ci fermiamo. Perché l’elenco dei ‘successi’ amministrativi di Renzi è sconfinato: toglie i telepass per la ztl ai consoli onorari, ma la legge gli impone di restituirli secondo quanto stabilito dagli accordi internazionali. Lo sapevano tutti, tranne lui. O forse lo sapeva anche lui, ma probabilmente aveva messo in conto di modificare non solo l’accesso alla ztl, ma anche la Convenzione di Vienna.
Del resto a cosa servono i telepass e le auto, quando esiste una ampia rete tramviaria per muoversi da una parte all’altra della città? Il sindaco aveva promesso l’inizio dei lavori per giugno. Dell’anno scorso. Ma questi sono dettagli. Poi per il 2 di maggio, ma si sa, giorno più giorno meno. L’importante era soprattutto non ripetere gli errori della passata giunta. E la discontinuità con Domenici è evidente: il primo ha concluso la tramvia in ritardo, Renzi ha optato per iniziare i lavori in ritardo. Tanto mille giorni passano in fretta. Peccato che nel contratto con la ditta costruttrice non vi sia alcun riferimento ai mille giorni di cui parla Renzi. Non è che per caso il sindaco, che ultimamente si è messo a frequentare Mtv, si è confuso con il testo della famosa canzone di Baglioni?
Stazione Foster. Lui l’alternativa ce l’ha, sono gli altri che non vogliono ascoltarlo. Renzi aveva fatto la sua proposta: due buchi alla Fortezza da Basso e il gioco è fatto. Quello che davvero è riuscito a fare è stato invece un enorme buco nell’acqua.
Strisce viola. Tutti credono che il sindaco non le abbia fatte perché il codice della strada non lo permette. E si sbagliano. E’ stata soltanto una retromarcia dettata dalla scaramanzia. Il viola, si sa, non porta bene agli uomini di spettacolo.
Ztl notturna. Il giovane rottamatore prima la voleva abolire, poi rivedere, poi… l’ha riconfermata. Del resto se i commercianti non hanno un’idea migliore perché dovrebbe averla lui?
Parcheggi sotterranei. Per ora ha parcheggiato i progetti in un cassetto. Del resto la prima preoccupazione del sindaco non è quella di mettere le auto sottoterra: l’importante per lui è che la maggior parte dei fiorentini continui a tenere la testa sottoterra per non vedere tutto quel che era stato loro promesso e che invece non è stato fatto.
Busvie. Non ne ha fatta mezza. Dei 700mila euro messi a bilancio non ha speso neppure un euro. Del resto c’è tempo: Renzi ha annunciato che farà il sindaco fino al 2019. Perché non credergli? Ha dimostrato in più di un’occasione di essere un uomo di parola. E se proprio lo ‘costringono’ ad andare a Roma, mica deve andarci con l’autobus. Nel caso noi gli pagheremo volentieri il biglietto. E’ una promessa: parola di boys scout”.

(fdr)