Festival d'Europa, domani Spini modererà il convegno in Sala d'Arme: "I problemi della cooperazione nel'ambito della sicurezza e difesa della Ue"
All'interno degli avvenimenti previsti per il Festival d'Europa è previsto anche il convegno che si svolgerà domani alle 10 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio . E' organizzato dalla Fondazione Circolo Rosselli e sarà moderato dal presidente onorevole Valdo Spini. Al dibattito intitolato “I problemi della cooperazione nell’ambito della sicurezza e della difesa nell’Unione Europea” parteciperanno numerosi espoinenti delle forze armate, della diplomazia, esperti e studiosi del settore. “Abbiamo proposto al Festival dell’Europa - ha spiegato l'onorevole Spini- di svolgere un convegno come Fondazione Circolo Rosselli sui temi della difesa europea, proprio perché dieci anni fa, il 16 e 17 febbraio 2001, ne avevamo organizzato uno “La politica comune di sicurezza e difesa europea” (pubblicato nell’omonimo “Quaderno del Circolo Rosselli ” n.3/2001, Alinea Editrice, Firenze) in un periodo in cui la tematica sembrava in pieno sviluppo e ci sembrava utile contribuire a rilanciarla, ora che sembrava relegata piuttosto in ombra.
Per la verità, allora non si erano ancora verificati gli avvenimenti dei paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente con la relativa mobilitazione di opinione pubblica e di richieste di rinnovamento, Soprattutto non era ancora scoppiata il conflitto in Libia con tutti gli annessi e connessi. Ciò peraltro conferisce oggi una particolare attualità al convegno. L’Italia ha più che mai bisogno di una politica europea nell’ambito della sicurezza e della cooperazione. Oggi, di fronte agli avvenimenti in corso, domani se ci sarà bisogno di dare stabilità politica e sociale ai paesi e ai popoli della sponda sud del Mediterraneo. Non si può dire peraltro che oggi l’Italia abbia oggi in questo campo un rapporto privilegiato con le singole nazioni europee. Non lo ha con la Germania che ha scelto di non partecipare alle operazioni sulla Libia. Non lo ha con Francia e Gran Bretagna che hanno seguito percorsi diversi nello sviluppo iniziale dell’intervento in Libia. Proprio un paese come il nostro ha bisogno di Europa per affermare la propria presenza e questo qualificato convegno è chiamato a riaffermare questo concetto e ad analizzare le vie e i modi con cui quest’obiettivo possa essere rilanciato e conseguito.” (lb)