Mercato di San Lorenzo, Stella e Alessandri (PdL): "L'amministrazione si dia un anno di tempo per la sistemazione definitiva del primo piano"
“Dopo la commissione di questa mattina, chiediamo all’amministrazione comunale di stabilire un periodo di prova di un anno per valutare come il soggetto vincitore del bando gestirà il primo piano del Mercato di San Lorenzo, e se le attività che vi si svolgeranno siano compatibili con la struttura e con l’area del Mercato”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri.
“Nel frattempo – hanno aggiunto –, non si dividano gli operatori dell’ortofrutta: serve una soluzione condivisa con gli operatori, e la cosa migliore, al momento, è lasciare le cose come stanno. Non condividiamo assolutamente la scelta di mettere parte dei banchi dell’ortofrutta al piano terreno, e parte in via Panicale. In questa maniera, dividendo gli ambulanti si decreta la lenta morte delle attività.
Erano mesi che i banchi dell’ortofrutta aspettavano una decisione da parte dell’amministrazione, e quella presa dalla giunta sembra davvero la peggiore possibile. Che senso ha dividere gli operatori dell’ortofrutta? Siamo sempre pronti a confrontarci con l’amministrazione comunale in termini positivi sul futuro della struttura, ma prima vogliamo la garanzia che i 32 operatori dell’ortofrutta trovino una soluzione che sia di loro gradimento. Gli uffici, l’assessorato e gli operatori valutino intorno a un tavolo l’opportunità di far stare tutti insieme i banchi dell’ortofrutta al piano terreno, e non riempiendo spazi vuoti, ma studiando una sistemazione consona e adeguata per tutti”.
“Per i lavori di ristrutturazione del primo piano 32 attività di ortofrutta furono spostati, 16 trovarono collocazione al piano terra e 16 all’esterno nella piazza del mercato centrale – ricordano i due consiglieri –. Nel momento dello spostamento la vecchia amministrazione aveva garantito agli operatori di tornare nei loro posti originari situati al primo piano, oggi con l’amministrazione Renzi, prendiamo atto che i progetti sono cambiati, e che non vi è nessuna intenzione di ricollocare al primo piano gli operatori”.
“Invitiamo questa amministrazione a ripensare la scelta, cercando di trovare una soluzione che sia condivisa con gli operatori. Il mercato centrale potrebbe anche diventare un luogo di svago e divertimento, ma resta fondamentale la sua funzione primaria, quella di mercato; non si può uccidere le attività commerciali per far posto agli eventi. Per questo crediamo che un periodo di prova di un anno per fare le necessarie valutazioni sia indispensabile” hanno concluso Stella e Alessandri.
(fdr)