Ataf, Falchetti: « Il vero punto non è discutere sulla proprietà pubblica o privata delle azioni ma quello delle regole»

L'assessore alle partecipate interviene in consiglio: «Nuove scelte necessarie, i tagli del Governo hanno messo in discussione la sostenibilità del servizio»

«Il vero punto non è discutere sulla proprietà pubblica o privata delle azioni ma quello delle regole». Lo ha detto l’assessore alle partecipate Angelo Falchetti nella sua comunicazione, questo pomeriggio in consiglio comunale, su Ataf.
«Un’amministrazione pubblica – ha aggiunto l’assessore - deve guardare alla qualità del servizio in uno scenario, peraltro, dove ne viene messa in discussione la sostenibilità: il governo ha tagliato 150 milioni di euro su 220 del trasporto su gomma in Toscana. Si tratta di tagli devastanti che già ora si fanno sentire.
Autobus nuovi, pensiline illuminate di notte, i pannelli informativi, frequenza delle corse etc: nel nuovo scenario abbiamo il dovere di pensare a questo, alla qualità di servizio, non a quanta partecipazione o poltrone avremo, come Comune, nella futura società».
«E’ innegabile – ha proseguito Falchetti – che il modello pubblico non è più sostenibile. Sul nostro territorio vediamo decine di ristrutturazioni e razionalizzazioni aziendali ma c’è una attenzione spasmodica su Ataf. Forse perché il settore pubblico ha vissuto troppo sul rapporto stretto tra politica, enti, aziende, dipendenti, sindacati: se questo modello poteva essere, in passato, utile per la sostenibilità sociale oggi è chiaro che non funziona più».
«Nei prossimi mesi – ha concluso l’assessore alle partecipate - avremo modo di affrontare concretamente questo tema ma questa amministrazione non potrà affrontarlo con formalismi o preconcetti.
Dovremo avere forza e coraggio di alzare la testa, guardare avanti e rivendicare il diritto di ridisegnare un futuro migliore». (fn)