Ataf, Torselli e Roselli (PdL): "Comunicazione dell'assessore Falchetti priva di ogni contenuto. Il futuro dell'azienda deve essere dibattuto in consiglio comunale"

"Basta con questo modo di gestire le partecipate esautorando il ruolo del consiglio. E rilanciamo l'azienda unica della mobilità regionale"

"Una comunicazione priva di significato, che davvero abbiamo stentato a comprendere. Una sola cosa appare chiara: la privatizzazione di Ataf è già stata decisa ed il consiglio comunale è stato ancora una volta esautorato dal proprio ruolo, come già accaduto in passato, per esempio, per quanto riguardava la cessione delle quote in Toscana Energia Clienti ad Eni. Un modo di gestire le aziende partecipate assolutamente autoritario e offensivo per il ruolo del consiglio comunale e dei cittadini che rappresentiamo". Questo il commento dei consiglieri del PdL Francesco Torselli ed Emanuele Roselli.
"Oggi ci aspettavamo - spiegano i due consiglieri - una comunicazione che ci spiegasse il percorso iniziato verso la privatizzazione dell'azienda e che soprattutto cercasse di coinvolgere il consiglio nel dibattito. In realtà niente di tutto questo è stato detto e quindi immaginiamo che le decisioni saranno ancora una volta prese al di sopra del consiglio comunale. Le partecipate sono aziende di servizi e non devono essere lette solo come aziende finalizzate allo scopo di lucro, ma anche e soprattutto come fornitrici di servizi alla cittadinanza. Ma su questo passaggio non è stata spesa neppure una parola.
Sul bilancio dell'azienda poi, le posizioni di Bonaccorsi sono quantomeno fantasiose. Il presidente di Ataf ha parlato per mesi di parità di bilancio raggiunta grazie non a contributi straordinari, ma alla sua gestione dell'azienda. Salvo poi, poco tempo dopo, invocare la privatizzazione dell'azienda per salvarla dal fallimento. Dunque il bilancio è stato pareggiato in virtù di scelte aziendali valide anche per il futuro, o veramente, come noi sosteniamo da tempo, in virtù di un entrata straordinaria per il 2010? Ci chiediamo se Bonaccorsi abbia sostenuto la sua versione 'giornalistica' anche davanti ad organi ufficiali come la Prefettura, o se a loro abbia detto che il pareggio è stato raggiunto solo grazie ai contributi straordinari, senza i quali ci sarebbe stato un 'buco' di 6,8 milioni di euro".
"Nel ribadire l'assoluta necessità di affrontare il dibattito in consiglio comunale - concludono Torselli e Roselli - ci chiediamo anche con che faccia il presidente di Ataf parli di sindacati strumentalizzati politicamente e di scioperi politici, proprio lui che con i soldi di un'azienda che a quanto pare non naviga nell'oro, ha realizzato dei cartelli da affiggere alle fermate del bus che spiegavano le variazioni di percorso incolpando il governo nazionale e il presidente Berlusconi!".

(fdr)