Bilancio, Sabatini (PdL): "Un voto forse irregolare per il più tradizionale' dei bilanci"
Questo l’intervento del consigliere del PdL Massimo Sabatini
“Quest’oggi, prima ancora di aprire il dibattito sul voto al Bilancio Consuntivo 2010, ho presentato una mozione d’ordine. Ho chiesto alle presenti autorità e cariche politiche (Presidente del Consiglio, Segretario Generale e Assessore al Bilancio) che si assumessero la responsabilità (con una dichiarazione da mettere agli atti) di garantire che votare oggi 2 maggio (e non entro il 30 aprile come previsto dalla legge) il consuntivo dell’anno precedente fosse azione regolare. Ho chiesto, oltretutto, la citazione di precisi riferimenti di legge perché non volevo far parte di una votazione irregolare. Ho pure ricordato che ero ancora in attesa di una risposta ufficiale alla mia mail del 20 aprile ove chiedevo le stesse identiche garanzie. Poiché solo in sede di conferenza dei capogruppo era stato ‘deciso’ di votare oggi, in forza di un voto di maggioranza, ho chiesto oggi un’espressione più netta di regolarità.
Sinceramente non ho avuto le garanzie che chiedevo. E’ vero che il Segretario Generale, dott. Meola, ha affermato ai microfoni (rispondendo alla mia mozione d’ordine) che ‘sì, il voto di oggi è regolare’. Ma non gli ho sentito fare alcun preciso riferimento normativo come invece avevo richiesto. Anzi. L’ho sentito elencare una serie di possibili sanzioni (tra cui il Commissariamento) cui saremmo andati incontro in caso di irregolarità, che non facevano che aumentare i miei dubbi, e che (incalzato dalle mie domande) lo hanno portato a chiudere affermando appunto che ‘sì il voto di oggi è regolare’.
Come dichiarazione di voto, dunque, che dire? Non ho garanzie per votare!
Entrando nel merito, sento il dovere, però, di far alcune osservazioni su questo Consuntivo 2010 perché rappresenta un grande inganno rispetto al documento programmatico con cui Sindaco e Giunta si sono impegnati con la città e rispetto alla versione originale dello stesso Bilancio 2010.
Dal documento programmatico dell’ottobre 2009, capitolo 8: ‘Bilancio storico e bilancio per progetti. Intendiamo superare il modello tradizionale di bilancio. Vogliamo, fin dal preventivo 2010, azzerare la sedimentazione storica delle spese, rimettendo in valutazione ogni cosa’.
Questo non è avvenuto. Non è bastato l’intero anno 2010 per consentire alla Giunta e agli Uffici di rispettare la promessa con la città. Una promessa di serietà, di attenzione, di imparzialità. Concetti che si traducono in una parola: pianificazione. Purtroppo il valore della pianificazione è la vera mancanza di questo bilancio consuntivo. Basta prendere gli Investimenti (pag. 7 dello stato di attuazione) per capire quanto si sia ‘sparato a caso’ anziché (come promesso) lavorare con oculatezza. Le funzioni che hanno avuto le performance di realizzazione più basse sono: Viabilità e trasporti (76%), Territorio e ambiente (57%) e Interventi in campo sociale (75%). Nelle altre funzioni si rasenta il 100%... Si rinuncia, dunque, a quanto c’è di più sensibile per la cittadinanza! Questa Giunta si è presentata alla città con un altisonante piano di rifacimento strade che (lo facemmo notare fin dal principio) purtroppo aveva le fondamenta di argilla. Esso si basava su un fantasmagorico piano di alienazioni che mai si è realizzato, se non in misura irrisoria rispetto alla sua imponente mole (191milioni). E non è un caso se ancora oggi è quello uno dei temi più dibattuti da stampa e cittadini, che iniziano a capire come stanno le cose.
Volendoci vedere chiaro, ho avanzato (essendo componente della commissione consiliare competente) diverse richieste di analisi approfondita. Ho chiesto di sapere quali modifiche al piano degli investimenti sono state fatte. Ho chiesto di sapere quali progetti sono stati modificati, nei loro importi, così come nelle loro forme di finanziamento. Ho chiesto di sapere, in funzione del fallimento delle alienazioni, anche cosa è stato eliminato o se ‘per puro caso’ qualche cosa è stato addirittura inserito a posteriori. Quel che è emerso è una totale rivoluzione. Il piano che era stato presentato, era carta straccia. I propositi e le promesse in esso contenute, solo chiacchiere. Si valuti questo dato: il peso dell’annata 2010 sul piano triennale degli investimenti era di ben 300 milioni! Una valanga di codici opera che dovevano essere l’immagine del ‘proposito renziano’ di lavorare con le idee chiare. Uno schema così preciso che gli oltre 100 emendamenti,che l’opposizione di centrodestra aveva portato in Consiglio, furono tutti bocciati giustificando il voto negativo della maggioranza con la frase ‘non rientra nei programmi della Giunta’. Ma quali programmi? Si sappia che di quei 300 milioni le tre delibere di modifica (34/368 del 26/7/2010, 42/459 del 27/9/2010, 53/601 del 29/11/2010) hanno toccato codici opera che ‘cubano’ 247 milioni. Quindi: l’82% di quei programmi intoccabili è stato invece stravolto. E’ pianificazione questa? Vi si aggiunga la beffa che, zitti zitti, sono stati ‘infilati’ 32milioni di nuovi codici opera che prima non c’erano. E non mancano le sorprese!
Riqualificazione di Via Borgo Ognissanti? Eliminata!
Riqualificazione di Piazza Alberti? Eliminata!
Riqualificazione di Via Pandolfini? Eliminata!
Riqualificazione di Via Panicale? Eliminata!
Sanno queste cose i cittadini che vivono quelle strade?
Riqualificazione di Via Venezia? Si farà solo se si aliena l’inalienabile!
Riqualificazione di Via Micheli? Si farà solo se si aliena l’inalienabile!
E a cosa si destinano i soldi ‘freschi’ (cioè da mutui) che si portano via a tali necessarie azioni? All’aumento degli autovelox! (vedi codice opera 100024 della funzione 8)
E che dire degli impianti sportivi.
Gli interventi di rifacimento a quello di San Marcellino? Eliminati!
Quelli per la palestra di atletica pesante a Rifredi? Eliminati!
Sanno queste cose i cittadini che usano quelle strutture?
Insomma, il primo anno intero della gestione Renzi, quello che doveva sancire l’effettuazione della sua annunciata politica della precisione, del nuovo, del coordinato, viene oggi a rivelarsi in tutta la sua approssimazione. Un anno fa ci portarono in Consiglio un documento ufficiale (il Bilancio preventivo) sulla cui bontà fu fatta grancassa. Nei fatti, però, e ad opera degli stessi attori, è stato pienamente sconfessato”.
(fdr)