Stamani al cimitero delle Porte Sante commemorazione di Filippo Cordova a ducento anni dalla nascita

Il presidente Giani porta il saluto alle delegazioni di Sicilia e Piemonte: "Fu un grande statista che contribuì al processo di unificazione d'Italia"

Cerimonia in ricordo di Filippo Cordova a duecento anni dalla nascita (1 maggio 1811) stamani al cimitero delle Porte Sante dove fu sepolto nel 1862 dopo che un infarto lo colpì sulle scale di Palazzo Vecchio mentre svolgeva il ruolo di parlamentare negli anni in cui Firenze fu sede del parlamento italiano. A commemorare l’uomo politico siciliano (nacque ad Aidone in provincia di Enna) e torinese d’adozione stamani c’era il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, l’ ex parlamentare Nino Barbera, il sindaco di Aidone Filippo Gangi, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e molti altre persone sia dalla Sicilia che dalla capitale del Piemonte. “Cordova fu un uomo politico di grande statura – ha detto il presidente Giani-. Fu il pupillo di Cavour e dopo la sua morte fu nominato al ministero dell’agricoltura e commercio nel primo e nel secondo governo Ricasoli . Fu tra le altre cose il fondatore dell’Istat. Alla commemorazione di erano infatti presenti folte delgazioni sia dalla provincia di Enna che di Torino  che ci restituiscono l’importanza e il valore che questo statista ebbe nella storia d’Italia alla vigilia della sua unificazione.” (lb)