Reato di clandestinità, Bonifazi e Agostini (Pd) "La Ue boccia la norma italiana. Ora il Governo la smetta di calpestare i diritti umani"

La Ue boccia la norma italiana sul reato di clandestinità. La decisione è stata presa dalla Corte di Giustizia del Lussemburgo che considera la pena della reclusione per gli irregolari introdotta dalla legge italiana nel 2009 nell’ambito del ‘pacchetto sicurezza’ contraria alla direttiva comunitaria sui rimpatri. “La decisione della Ue che boccia di fatto il reato di clandestinità- hanno detto il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi e la presidente della commissione pace e relazioni internazionali Susanna Agostini (Pd)- deve fare riflettere le istituzioni e tutti gli italiani . Siamo l'unico stato dell' Unione europea che prevede il reato di clandestinità. E’ una vergogna per l'umanità punire con la reclusione gli immigrati solo perché irregolari. Oggi i giudici europei sanciscono il contrasto della nostra norma con la direttiva europea sui rimpatri dei clandestini. La sanzione penale come prevista dalla legislazione italiana, secondo i giudici europei, può compromettere la realizzazione dell'obiettivo di instaurare una politica efficace di allontanamento e di rimpatrio nel rispetto dei diritti fondamentali''. Ancora un esempio di inadeguatezza dimostrato dal Governo italiano- hanno specificato Bonifazi e Agostini- un'incoerenza con il fronte europeo in merito all'emergenza immigrazione. Essere membri dell'Unione europea non può significare solo diritto di ascolto al momento del bisogno, ma piuttosto sinergia responsabile, scambio di politiche nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno.” (lb)