"Ferma condanna dell'iniziativa di un gruppo di parlamentari del PdL per la cancellazione della XII Disposizione e per le dichiarazioni rese dal vicepresidente Cellai"

Via libera all'odg di Pd, IdV, SeL, Misto, Spini, PerUnaltracittà

“Ferma condanna nei confronti dell’iniziativa di un gruppo di parlamentari del PdL per la cancellazione della XII Disposizione transitoria della Costituzione Italiana che vieta la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista. Ferma condanna per le dichiarazioni rese dal vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Firenze in considerazione del proprio ruolo istituzionale, che – ricordiamo- deve fondarsi sui principi dei valori della Costituzione, come testualmente affermato al Capo I, art. 1, comma 2 del medesimo statuto del Consiglio Comunale, e che, quindi, ne tragga le ovvie conseguenze”. E’ quanto viene espresso nell’ordine del giorno approvato questo pomeriggio (25 voti favorevoli su 28 votanti) e sottoscritto dai capigruppo Francesco Bonifazi (Pd), Giuseppe Scola (IdV), Eros Cruccolini (SeL), Stefano Di Puccio (Misto), Valdo Spini e Ornella De Zordo (PerUnaltracittà) e altri firmatari. L’ordine del giorno si conclude con la richiesta al “al Presidente del Consiglio Comunale di inoltrare il presente ordine del giorno ai Presidenti della Camera e del Senato e relativi Capigruppo”. (lb)

 

 


Firenze, 18 aprile 2011
1. Tipologia: ORDINE DEL GIORNO
2. Soggetto/i proponente/i: F.Bonifazi, G.. Scola, E.Cruccolini, S.Di Puccio, V. Spini, O.De Zordo
3. altri firmatari:
4. OGGETTO: ordine del giorno collegato alla comunicazione del vicesindaco n. 352/2011


IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che quest’anno ricorre il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ricordato solennemente anche a Firenze il 17 marzo e successivamente con iniziative che si svolgeranno per tutto il 2011;

Ritenuto che in questo contesto assume un elevato significato la ricorrenza del 25 Aprile 1945, festa nazionale che ricorda simbolicamente il giorno in cui si sviluppa nei principali centri la battaglia insurrezionale contro il nazi-fascismo e il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclama la piena assunzione dei poteri;

Ricordato che il 25 Aprile 1945 rappresenti nella storia d’Italia la data simbolo della Liberazione del nostro Paese, grazie all’impegno congiunto dell’antifascismo italiano e degli Alleati, e la sconfitta della dittatura fascista che aveva soppresso la democrazia, i partiti, la libertà di stampa e d’associazione, perseguitato il dissenso e gli avversari politici, compiuto stragi efferate con la politica coloniale (in particolar modo in Libia ed Etiopia, ricorrendo all’uso massiccio di gas mortali), promulgato e praticato il razzismo ed infine gettato il nostro Paese nella Seconda Guerra Mondiale a fianco del Terzo Reich di Hitler;

Ricordato che in questo contesto anche Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza, fu capace di dare un contributo fondamentale per la sconfitta del nazi-fascismo e ricostruire su rinnovate basi la democrazia e la libertà del nostro Paese che vede nella Carta Costituzionale del 1948 il suo coronamento più nobile e compiuto, garantendo a tutti i cittadini i diritti fondamentali e l’assolvimento dei doveri per garantire la solidarietà e l’unità nazionale;

Rilevato che da oltre un decennio si sta diffondendo un uso politico della storia, che nulla ha a che fare con la ricerca storiografica, e che non risparmia nessuna delle grandi questioni della nostra storia nazionale: dal Risorgimento alle imprese coloniali, dal ventennio fascista alla figura di Benito Mussolini, dal ruolo delle leggi razziali alle persecuzione degli ebrei, dalla Resistenza alla Repubblica di Salò, dal dopoguerra alla nascita della Repubblica. Si tenta, in sostanza, di riscrivere la storia contemporanea in Italia ed Europa, attenuando e talvolta ignorando gli orrori del nazismo e del fascismo e le responsabilità di quelle classi dirigenti, colpendo così i valori ed il contributo reso dall’antifascismo e dalla Resistenza nella storia e nella memoria del nostro Paese;

Ritenuto che anche recentissime iniziative parlamentari, come quella dell’on. Gabriella Carlucci per istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sull’imparzialità dei libri di testo e quella assai più grave promossa da un gruppo di parlamentari per togliere dalla Costituzione la norma transitoria che vieta la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista;

Ricordato che la Repubblica italiana nasce in contrapposizione alla dittatura proprio affermando, con la Costituzione, la separazione dei poteri, la garanzia dei diritti fondamentali, il pluralismo e le libertà politiche. La XII disposizione transitoria, la quale non è collocata nel corpo della Costituzione perché rappresenta un’isolata deroga ai principi di libertà previsti nella Carta (tra gli altri l’art.49), vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista ed ha ugualmente un carattere fondativo della nostra democrazia in quanto il fascismo rappresenta un'ideologia e un regime che attraverso la violenza e la concentrazione del potere ha negato il pluralismo, la libertà d'associazione e di espressione del pensiero. Il primo comma di questa disposizione ebbe attuazione con la legge n. 645 del 1952 che all'art. 1 dà anzitutto la definizione di “Riorganizzazione del disciolto partito fascista” ai fini della XII disposizione transitoria e finale, ossia:
“quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.
Questa legge che attua e dà sostegno al principio di autodifesa della democrazia e pone divieti e sanzioni contro la riorganizzazione del partito, l'apologia e le manifestazioni fasciste sarebbe messa in crisi dall'abrogazione della XII disposizione;

Considerato che altri Paesi democratici europei hanno norme costituzionali che si prefiggono di difendere la libertà e la democrazia da partiti che vogliono eliminare l’ordinamento democratico e liberale e che, ancora oggi, il fascismo ed il nazismo non appartengono ad un determinato e circoscritto periodo storico riproponendosi nell’attualità in vari paesi europei con azioni ed ideologie antidemocratiche e razziste;

Preso atto con soddisfazione che contro tali irresponsabili iniziative parlamentari si sono espressi politici ed intellettuali appartenenti a diverse aree politiche e culturali del nostro Paese;

Viste, altresì, le dichiarazioni riportate sulla stampa e sulla Rete Civica del Comune di Firenze dal vicepresidente del Consiglio Comunale Jacopo Cellai a sostegno del disegno di legge per togliere dalla Costituzione Italiana il divieto alla ricostituzione del Partito Nazionale Fascista ed inoltre le definizioni offensive usate nei confronti della maggiore associazione dei partigiani fiorentini (ANPI);

Rilevato come queste dichiarazioni siano inaccettabili soprattutto se espresse da chi ricopre il ruolo istituzionale di rappresentanza del Consiglio Comunale del Comune di Firenze, città Medaglia d’Oro al valor militare per il suo ruolo rilevante nella lotta di Liberazione;

RIBADISCE

Il proprio sincero e forte ringraziamento nei confronti di coloro che con le armi o con la resistenza civile contribuirono alla Liberazione di Firenze e dell’Italia intera;

RIAFFERMA

Il valore dei principi democratici ed antifascisti contenuti nella Costituzione Italiana e la necessità di operare per favorire l’affermarsi di detti principi anche attraverso iniziative politiche e culturali tese ad approfondire e diffondere una seria conoscenza storica delle principali vicende della nostra storia contemporanea;
ESPRIME

Ferma condanna nei confronti dell’iniziativa di un gruppo di parlamentari del PdL per la cancellazione della XII Disposizione transitoria della Costituzione Italiana che vieta la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista;

ESPRIME

Ferma condanna per le dichiarazioni rese dal Vice Presidente vicario del Consiglio Comunale di Firenze in considerazione del proprio ruolo istituzionale, che – ricordiamo- deve fondarsi sui principi dei valori della Costituzione, come testualmente affermato al Capo I, art. 1, comma 2 del medesimo statuto del Consiglio Comunale, e che, quindi, ne tragga le ovvie conseguenze.

CHIEDE

Al Presidente del Consiglio Comunale di inoltrare il presente ordine del giorno ai Presidenti della Camera e del Senato e relativi Capigruppo.