Ataf, Grassi: "Giovedì è stato pubblicato il bando per l'advisor in vista della vendita delle quote"
“La società ATAF Gestioni srl, che doveva nascere dallo ‘spacchettamento’ della società ATAF spa in due e rappresentare l’azienda che avrebbe gestito il servizio del trasporto pubblico, dopo che il 40% delle quote era stato venduto a un soggetto privato individuato con gara pubblica, esiste già ed è stata registrata al Registro delle Imprese dal 22 dicembre 2010" Lo afferma il Consigliere Comunale Tommaso Grassi “Questa notizia ci lascia molto perplessi, ma anche preoccupati e amareggiati per le modalità con cui il Presidente Bonaccorsi e il Sindaco Renzi hanno gestito il tema della privatizzazione di ATAF, che ci vedeva già contrari nel merito della scelta, ed ancor di più dopo questi ultimi sviluppi. Il Consiglio comunale di Firenze e degli altri Comuni soci di ATAF sono stati espropriati delle proprie competenze e umiliati per il metodo poco trasparente con cui si è portato avanti un intento senza nessun confronto e senza alcuna autorizzazione o deliberazione in merito da parte degli organi deputati ad assumere le scelte in materia di quote societarie e di indirizzo alle proprie aziende partecipate, ovvero il Consiglio comunale. Aspetto ancor più delicato riguarda la pubblicazione nella scorsa settimana del bando per l’individuazione dell’advisor a cui affidare la procedura per la privatizzazione della nuova società ATAF Gestioni, ai fini dell’ingresso di socio privato. Si tratta di un bando che impegna 90.000€ dalle casse di ATAF spa per pagare il servizio offerto dall’advisor in assenza di qualsiasi atto ufficiale che indichi da parte del Comune di Firenze o degli altri soci l’orientamento di procedere alla vendita delle proprie quote azionarie in ATAF spa. Siamo davvero sicuri che tutto quanto fatto dall'amministrazione comunale e dal Presidente Bonaccorsi rispetti la normativa in materia ? Cosa si deve pensare di un Presidente nominato in un’azienda interamente pubblica che all’insaputa dell’organo rappresentativo del socio di maggioranza assoluta, come è nel caso di ATAF il Comune di Firenze, registra e deposita uno statuto di una nuova società perseguendo un indirizzo non avallato da nessun atto pubblico del Comune ? Oppure esiste un autorizzazione rilasciata, senza nessun avallo da parte del Consiglio Comunale, che autorizza impropriamente il Presidente ad operare così ? Solo la scorsa settimana avevamo interrogato l’Amministrazione Comunale sul tema e ci era stato garantito che ancora nessun passo formale era stato fatto: dobbiamo pensare ad una bugia detta dall’amministrazione e dell’assessore che ci ha risposto o davvero neppure il Comune era a conoscenza? In ogni caso, attendiamo delle risposte immediate e chiare da parte dei rappresentanti di Comune e ATAF in merito ai nostri interrogativi ! Per questo abbiamo presentato delle interrogazioni urgenti sull'intera vicenda. Chiediamo adesso che sono state scoperte le carte - che erano state tenute celate, speriamo non di proposito- un atto di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale: discuta in Consiglio apertamente e senza sotterfugi del futuro di ATAF, dicendo chiaramente se conferma l’intento di procedere alla sua privatizzazione, così che cittadini e i lavoratori possano valutare ed esprimersi – conclude Grassi – In merito all’operato del presidente Bonaccorsi ed eventualmente anche di coloro che, sostituendosi al consiglio, hanno autorizzato la scelta, riteniamo che, se fosse appurata una illegittimità dell’iter procedurale e delle azioni compiute, essi dovrebbero rassegnare immediatamente le proprie dimissioni.” (lb)