Facoltà Cesare Alfieri, l'assessore Giachi: "La riforma Gelmini complica la situazione"
L’assessore all’Università Cristina Giachi ha risposto ad una domanda di attualità in consiglio comunale sulla facoltà "Cesare Alfieri". "Riguardo alla domanda sul pericolo di scomparsa della facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri a seguito dell'attuazione della legge Gelmini - ha detto l'assessore - si deve osservare che tale legge prevede (art. 2, c. 2, lettere a-b-c) una riorganizzazione e semplificazione amministrativa che sopprime le Facoltà e ne attribuisce le funzioni ai Dipartimenti. Questi ultimi sono strutture caratterizzate da una certa omogeneità scientifica e pertanto l'attuazione della legge in questo senso è particolarmente tortuosa nei casi di Facoltà contraddistinte da una forte multidisciplinarità come Scienze Politiche che vedrebbero necessario coordinare più dipartimenti come esito della soppressione delle Facoltà. In questi casi la legge prevede l'istituzione di strutture di raccordo che suppliscano la disomogeneità. La legge Gelmini si conferma, dunque, come un insieme di pure esortazioni che richiedono una corposa e complessa normazione attuativa ancora di là da venire. Forse è vero quanto si favoleggia, e cioè che per poter assistere a un'ombra di riforma del sistema dell'Università sono necessari più di cento decreti attuativi.
'Per tornare al quesito di attualità, non credo che il riordinamento previsto dalla nuova legge porterà all’abolizione del nome ‘Cesare Alfieri’ ma sicuramente, invece che semplificare l'organizzazione dell'Università, porterà ad un'attuazione complessa della riforma, di fatto incidendo sulla storia e sulla tradizione di una delle facoltà più prestigiose d’Italia, della quale è necessario preservare l'interdisciplinarità e l'articolazione”.
(ag)