Pubblicità, la presidente commissione pari opportunità Giuliani (Pd): "Soddisfazione per il nuovo Piano varato dalla Giunta"

Ecco quanto espresso dalla presidente della commissione pari opportunità Maria Federica Giuliani (Pd) in merito al Piano generale degli Impianti pubblicitari varato dalla Giunta di Palazzo Vecchio

"La commissione pari opportunità esprime grande apprezzamento e soddisfazione per l’adozione da parte della Giunta comunale del Piano generale degli Impianti Pubblicitari ed in particolare della previsione ivi contenuta all’articolo n. 7 di “Norme di rispetto”, che recepiscono le indicazioni del Consiglio Comunale che all’unanimità si è espresso a favore di una maggiore tutela della dignità delle persone e specialmente delle donne nelle pubblicità così come sollecitato dal Parlamento Europeo nella Risoluzione n.2008/2038 (INI) che ”invita gli Stati membri a provvedere con idonei mezzi affinché il marketing e la pubblicità garantiscano il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona, non comportino discriminazioni dirette o indirette né contengano alcun incitamento all’odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, e non contengano elementi che, valutati nel loro contesto, approvino, esaltino o inducano alla violenza contro le donne” (art.19).
Considerato inoltre “che la pubblicità è una componente dell’economia di mercato ed è uno degli aspetti della realtà con cui ciascuno si confronta nella vita quotidiana” (lettera F/Risoluzione s.c.) e “che la pubblicità che presenta messaggi discriminatori e/o degradanti basati sul genere e gli stereotipi di genere sotto qualunque forma rappresenta un ostacolo per una società moderna e paritaria” (lettera C/risoluzione s.c.) non si comprendono le prese di posizioni di queste giorni assunte da certi soggetti che in nome di manifestazioni artistiche certificate non si sa bene da chi e di ipotetiche censure, vorrebbe soprassedere sull’innegabile esigenza di proporre messaggi rispettosi della dignità delle donne e delle persone in generale che non acuiscano stereotipi irreali.
Infatti ogni messaggio che riceviamo (pubblicitario o non) non è mai un segnale isolato; nel momento in cui lo percepiamo si mescola immediatamente con le nostre conoscenze, esperienze ed opinioni, diventa una nostra conoscenza, che può essere anche molto diversa da ciò che qualcuno aveva intenzione di dirci. (“Il nuovo libro della pubblicità”L:Bassat/G:Livraghi)"

(lb)