Egitto, Agostini (Pd): "Impegno per garantire un passaggio democratico"

Stamani il punto con il Cospe, la blogger Asmaa Aly Mohamed Zaki e l'attivista iraniana Faride Karamloui

“Preoccupazione per non riuscire a garantire un passaggio democratico in Egitto. La costituzione dei partiti è complessa e le regole previste dal referendum non garantiscono il cambiamento messo in atto nelle piazze”. E’ quanto hanno espresso stamani la presidente della commissione pace Susanna Agostini (Pd), la presidente pari opportunità Maria Federica Giuliani (Pd), il  vice presidente del consiglio comunale  Salvatore Scino (Pd) , il vice presidente della commissione pace Alberto Locchi (PdL), la responsabile dei progetti Cospe in Egitto Silvia Ricchieri, la blogger Asmaa Aly Mohamed Zaki e l’attivista iraniana Faride Karamloui. “Stare vicino a questi nuovi giovani d’Egitto e a quest’embrione di democrazia, seguire passo passo questa fase delicata del processo di democratizzazione per non rischiare di trovarsi di nuovo con la dittatura al potere è fondamentale”. La paura – come ha spiegato la rappresentante di Egitto blog- è quella che l’esercito non riconosca la vittoria di popolo conquistata nei giorni scorsi”. “Il successo di queste rivoluzioni – ha detto Agostini- richiede molta attenzione e una riflessione profonda sulla natura delle trasformazioni politiche in atto affinché i cambiamenti avvengano davvero e nelle coscienze di tutti. La preoccupazione è per il prossimo settembre quando, se le forze politiche nuove non fossero legittimate, ci sarà il rischio di una nuova dittatura.” La presenza del Cospe è fondamentale non solo per aiutare nell’immediato popolazioni che hanno bisogno di aiuti pratici, ma anche per favorire nuove culture di pace. (lb)