L'Aquila, Di Puccio (Misto): "Un onore raccogliere le firme a sostegno della legge popolare per il post-terremoto"
"Quasi 38000 persone non abitano ancora la propria casa; persone che convivono con transenne e militari, da due anni. L’Aquila è una città diroccata, una zona rossa invalicabile, tanto che ai varchi ci sono i militari e l’accesso ad alcune alle zone accessibili viene poi chiuso all’una di notte e riaperto l’indomani mattina". E' quanto ribedisce il consigliere del gruppo Misto Stefano Di Puccio che insieme agli altri membri della maggioranza Pd, IdV, SeL ha presentato pochi giorni fa le 1000 firme raccolte per il sostegno alla legge di inziativa popolare per la ricostruzione de L'Aquila. "Ringrazio gli amici aquilani,- ha precisato Di Puccio-, raccogliere le firme per il progetto di legge popolare “Terremoto dell’Aquila – Legge di solidarietà Nazionale per i territori colpiti da disastri naturali", è stato un onore e un piacere". La raccolta di firme è stata organizzata insieme ad alcuni aquilani residenti a Firenze. "Gli aquilani che hanno avuto la possibilità di entrare nelle nuove abitazioni, non sono liberi di assentarsi per più di tre mesi, pena la revoca dell’alloggio; se la famiglia cambia, anche per un lutto improvviso, immediatamente si viene trasferiti……in altro alloggio. Chi decide oggi, i commissari o cariche analoghe, non sono aquilani e ignorano la difficoltà delle persone; persone che hanno visto la loro vita cambiata, rovesciata, rimescolata. Ormai cittadini senza città, una città dove le macerie sono davvero macerie di democrazia". (lb)