Ataf, Torselli e Roselli (PdL): "Nuova frattura tra giunta e consiglio sulla privatizzazione? Chi ha dato a Bonaccorsi il via libera alla vendita?"

"L'unica soluzione resta l'azienda unica del trasporto regionale. Si tagli sui dirigenti, non sui lavoratori"

"Dopo quanto abbiamo ascoltato ieri in consiglio comunale in merito alla gestione di SaS, dove la giunta comunale, pur di difendere l'operato del direttore generale Bartolini e del presidente Calogero, ha di fatto sfiduciato tutto il consiglio comunale che aveva votato all'unanimità una mozione che condannava invece la gestione dei vertici attuali dell'azienda, ormai possiamo aspettarci di tutto. Non ci meraviglia quindi il fatto che di fronte ai lavoratori Ataf in sciopero i consiglieri di maggioranza siano caduti dalle nuvole rispedendo ad un imprecisato mittente l'idea di privatizzare una parte dell'azienda. Ci chiediamo dunque se siamo di fronte ad un secondo caso SaS, dove la maggioranza e la giunta hanno opinioni e visioni diametralmente opposte". Questo il commento dei consiglieri comunali del PdL, Francesco Torselli ed Emanuele Roselli.
"L'eventuale vendita a privati di ATAF - spiegano i due consiglieri del PdL - dovrà passare dal consiglio comunale, eppure fino ad oggi l'argomento è stato trattato solo sui giornali da esponenti della giunta e dal presidente di ATAF, che ricordiamo essere di nomina politica. Ci stupisce la certezza con cui Bonaccorsi annuncia, sempre a mezzo stampa, di voler proseguire sulla strada della privatizzazione dell'azienda. Pare evidente che il presidente abbia ricevuto garanzie politiche da qualcuno... Dal Sindaco? Dalla giunta? Piccolo particolare ignorato... Il consiglio potrebbe anche non avallare la decisione! Si è pensato a questa ipotesi? Oppure, come nel caso di SaS, la giunta ignorerebbe comunque quanto deciso dalla massima assemblea cittadina?
Singolare anche l'accanimento con cui il presidente Bonaccorsi parla della privatizzazione come unica strada per salvare l'azienda a fronte della mancanza di fondi. Proprio lui che fino a qualche mese da andava vantandosi ovunque del bilancio risanato e dell'attivo raggiunto dall'azienda. Cosa è successo di tanto grave negli ultimi giorni? Forse solo un imperativo categorico dettato dal Sindaco al quale nessuno nel PD ha la forza di dire di no".
"Non è con la privatizzazione o con altre soluzioni invise ai lavoratori che si garantisce un futuro al TPL toscano e fiorentino - concludono Torselli e Roselli -. La soluzione è una sola: azienda unica del trasporto regionale. In questa maniera si andrebbe a tagliare, risparmiando, su presidenti e direttori generali, senza toccare i lavoratori ed assicurando un futuro dignitoso al servizio".

(fdr)