Swap, Stella e Alessandri (PdL): "Il Comune avrebbe pagato alle banche commissioni occulte per 16 milioni e 440.661 euro, 7 milioni e 87.585 per oneri non dovuti, un totale di 23 milioni e 528.246 euro"

"Chi restituirà questi soldi ai fiorentini? Ora serve chiarezza, subito una commissione d'indagine"

Questo l’intervento dei consiglieri del Popolo della Libertà Marco Stella e Stefano Alessandri

“Il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi commissioni occulte complessive alle banche per € 16.440.661 e oneri non dovuti per € 7.087.585, questo emerge leggendo la relazione della conclusione del procedimento di autotutela inerenti i contratti in derivati.
Se sommiamo le commissioni occulte e gli oneri non dovuti, si arriva alla cifra di € 23.528.246 di spese sostenute dal Comune di Firenze che avrebbe potuto benissimo risparmiare, dividendo per i fiorentini ci accorgiamo che ogni fiorentino dovrebbe essere rimborsato di € 64,46, chi renderà questi soldi ai cittadini? Di chi è la responsabilità?
Quante cose avrebbe potuto fare il Comune di Firenze con quei soldi, quante famiglie, anziani, commercianti avrebbe potuto aiutare?
Si legge chiaramente a pagina 18 punto ‘e’ della relazione che “pertanto le commissioni occulte complessive applicate dalle Banche nel loro insieme salgono ad Euro 16.440.661,22 (Euro 3.547.838,00 di cui al punto (a) più Euro 12.892.823,22 di cui al presente punto), che corrispondono ad un aumento dello spread a carico dell’Amministrazione equivalente a 70,9 basis points, comportando l’assunzione per l’Amministrazione stessa di oneri non dovuti per Euro 7.087.585,00 nel periodo 2006-2010 (di cui Euro 1.315.492,00 in sospensione di pagamento) e di futuri oneri non dovuti per Euro 17.895.270 (non attualizzati).”
Nella relazione emergono molteplici violazioni normative degli atti firmati sugli swap presi in considerazione, primo tra tutti non realizzano un contenimento del costo dell’indebitamento, ma viceversa innescano meccanismi atti a spingere al rialzo detto costo, quindi costi maggiori per il Comune.
Fra le altre cose si profilano anche ipotesi di illegittimità in quanto i provvedimenti fatti dal Comune per sottoscrivere gli swap sarebbero in primo luogo difettosi di istruttoria, visto che l’amministrazione comunale non era in possesso delle conoscenze necessarie e pertanto non ha mai dichiarato di essere operatore qualificato così come previsto dalla legge.
Dalla lunga relazione contenuta all’interno del provvedimento dirigenziale n. 2011/DD/02723, con la quale si annullano due determine del 2006 che avevano autorizzato laristrutturazione di un contratto di swap, emergono molte questioni che crediamo necessitino di un vero approfondimento da parte del Consiglio Comunale.
Sono anni che diciamo che ci sono delle questioni relative alla vicenda Swap che necessitano di un approfondimento, ora finalmente qualcuno se ne è accorto, chiedevamo chiarezza sul ruolo del Comune su chi aveva firmato i contratti e quali qualifiche possedesse, se era stato fatto un fondo rischi,se vi erano delle commissione occulte, tutti interrogativi fino ad ora rimasti senza risposta.
Consideriamo in maniera positiva il lavoro svolto da questa amministrazione, ma chiediamo che il consiglio comunale non venga estromesso dalla vicenda, per questo chiediamo che venga istituita cosi come previsto dall’art. 32 del regolamento comunale un commissione d’indagine per accertare la regolarità e correttezza delle attività amministrative su questa vicenda”.

(fdr)