Emergenza immigrazione, Razzanelli: "Sì ai profughi, no ai clandestini"
Questo l’intervento del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli
“Sull’emergenza immigrazione la Toscana segua gli esempi di regioni guidate dalla Lega quali il Veneto di Zaia e il Piemonte di Cota, e dica un ‘no’ chiaro e netto alla cosiddetta accoglienza dei profughi che altro non è, invece, che un invasione del nostro territorio da parte di clandestini, in parte veri e propri criminali fuoriusciti dalle galere tunisine dopo la caduta di Ben Alì.
Occorre essere chiari, e chiamare le cose con il loro nome: resto assolutamente a favore dell’accoglienza di profughi dalle guerre, un dovere umanitario riconosciuto dalla legislazione internazionale, ma qui siamo davanti a ben altro. L’Italia sta diventando territorio di conquista per migliaia e migliaia di clandestini il cui obiettivo non è né sfuggire alla guerra, né alla fame - perché alla Tunisia non mancano la terra da lavorare e prospettive di sviluppo per il futuro - ma cercare da noi l’opportunità per farsi mantenere dal sistema assistenziale o peggio darsi alla delinquenza per realizzare guadagni ben più lauti di quanto permetta un lavoro regolare a casa loro.
Le scene riprese in questi giorni nei centri di accoglienza, tra fughe in massa e atti vandalici sono assolutamente inquietanti. Cosa potrà portare questo ‘esodo’ dal Nord Africa nel nostro paese se non instabilità, nuova manodopera alla criminalità organizzata e benzina per la xenofobia, che certo non potrà che essere accresciuta nella gente per l’impatto con persone di questo genere? Sono personalmente molto preoccupato per la tenuta del nostro tessuto sociale, e ancor più preoccupato quando mi domando che paese lasceremo ai nostri figli.
La Lega Nord Toscana dice un chiaro e netto ‘no’ alla finta accoglienza. Abbiamo il dovere di difendere il nostro territorio, i nostri posti di lavoro, la nostra società. Perché mai la Francia può respingere queste persone alle proprie frontiere richiamandosi alle leggi europee e l’Italia no? Perché non possiamo riaccompagnare queste persone a casa, dopo aver provveduto a rifocillarli se intercettati a bordo dei barconi?
Non si tratta, come ci vogliono far credere, di trovare i posti giusti per l’accoglienza, ma di respingere chi non ha alcun diritto di restare sul nostro territorio”.
(fdr)