Swap, Stella e Alessandri (PdL): "Il Comune non vuole fornire il dato del mark to market aggiornato"

"Con la scadenza ad aprile di soltanto due contratti persi altri 183.326 euro, nel 2010 abbiamo pagato 10milioni di interessi passivi"

“Riteniamo grave e lesivo dei diritti dei consiglieri comunali il diniego da parte degli uffici di poter conoscere il dato del ‘mark to market’ degli swap aggiornato a Marzo. Abbiamo inviato una richiesta agli uffici della direzione risorse finanziarie e ci è stato risposto che il dato non ci sarebbe stato fornito, ma che tutti i dati relativi agli swap saranno inseriti nella relazione al bilancio consuntivo 2010, che una volta approvato dalla giunta sarà consegnata a tutti i consiglieri; solo allora potremo conoscere questo dato”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri.
“E’ stata lesa sia la dignità di tutta l'assemblea che il ruolo di consigliere comunale. Il Testo Unico degli Enti Locali art. 43 comma 2 e il Regolamento del Consiglio Comunale prevedono per i Consiglieri Comunali il diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutte le notizie, la documentazione e tutte le informazioni utili all’espletamento del mandato, perché il Comune non vuole fornire questo dato? – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra –. Ad Aprile, con la scadenza di due Buoni Ordinari Comunali che sono stati coperti con contratti di swap il Comune ha un saldo negativo di 183.326 euro; è la dimostrazione di come questa operazione rischiosa porti soltanto perdite per il Comune.
Il Comune di Firenze ha infatti investito 270 milioni di euro in Swap sottoscrivendo 13 contratti in derivati, e ogni anno paga milioni di interessi passivi. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti; basta leggere l'andamento del mark to market appunto, ovvero il ‘costo corrente’ dei derivati finanziari, nell'ultimo periodo: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro, a fine 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ed oggi a quanto sarà? Perché il Comune non vuole fornire il dato?”.
“Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo quasi il 20%. Oltre al saldo negativo del mark to market, ogni anno l’amministrazione ci rimette milioni di euro in interessi passivi: nel 2009 abbiamo speso oltre 5milioni di euro, nel 2010 dovrebbero essere oltre 10 milioni; più di 15milioni in due anni. Sulla vicenda indagano sia la Procura presso il Tribunale che quella della Corte dei conti: se verranno accertate irregolarità coloro che hanno sprecato soldi pubblici devono pagare” hanno concluso Stella e Alessandri.

(fdr)