Giocoli (FLI): "Ad Ataf difettano buon senso e tecnologia"

"Il caso paradossale capitato a una studentessa invita a riflettere sul funzionamento dell'azienda"

“Ataf dovrebbe adottare un po’ più di buon senso e di tecnologianei confronti degli abbonati specie se studenti o anziani.
Il caso è quello di una studentessa che pur essendo in possesso di regolare tessera studentie abbonamento Ataf al momento del controllo sul busnon lo trova. Il regolamento dell’azienda prevede che entro 5 giorni il titolo autorizzativo possa essere presentato e in tal caso viene pagata solo una sanzione di 7 euro per le spese di procedimento.
La studentessa ‘smemorata’ non lo trova nei 5 giorni previsti, ma solo successivamente, e invia quindi con raccomandata ad Ataftessera Studenti e abbonamento in regola con il pagamento. Ma l’amara sorpresa è che Atafle risponde cheverrà emessa una ordinanza di ingiunzione da 180 a 240 euro. A questo punto la sua famiglia farà una opposizione amministrativa con indubbio costo e perdita di tempo per tutti, Ataf compresa, e per quest’ultima anche il rischio di perdere la causa di opposizione.
Ci domandiamo: ma nel 2011, quando tutto ormai funziona attraverso i computer, il controllore non è in grado, come avviene sui treni, di documentarsi presso la sede dell’esistenza o meno dell’abbonamento nominativo? La sensazione che ne ricava il cittadino è quella che si voglia lucrare su chi ha già pagato tessera e abbonamento, visto che una cosa è la sanzione per la mancata esibizione, un’altra la mancanza totale del titolo di viaggio. Paragonare chi ha già pagato con chi non ha pagato affatto non è giusto”.

(fdr)