Oggi al Polo universitario di Novoli convegno sull'immigrazione organizzato dalla Fondazione Circolo Rosselli
"Se non ci fosse l'immigrazione la popolazione sarebbe in costante perdita. Il problema è fare politiche adeguate e non demagogiche nè in un senso nè in un altro per aprire spazi di vera e autentica convivenza senza che gli italiani abbiano a sentirsi danneggiati". Lo ha detto l'onorevole Valdo Spioni intervenenedo nel convegno al quale ha partecipato anche l'assessore Claudio Fantoni "Gli immigrati nelle città dell’Unione Europea: quali sfide e quali cambiamenti" che si è svolto oggi al Polo sociale dell'università di Novoli. Ad organizzarlo la Fondazione Circolo Rosselli con il contributo del Ministero degli esteri. Dagli Usa è venuta la professoressa Susan Clarke, dall'Istituto univeristario Europeo Rainer Baubock, dall'università di Firenze la professoressa Annalisa Tonarelli, da quella di Siena il professor Pierangelo Isernia. Erano presenti anche il sindaco di Genova Marta Vincenzi, don Giovanni Momigli, Ahmad Gianpiero Vincenzo, Giovanni Lattarulo che hanno raccontato la realtà in cui vivono. "Il problema -ha sottolineato Spini al quale sono state affidate le conclusioni- è che le leggi che regolano l'immigrazione sono nazionali, mentre l'accoglienza e i servizi sono compiti delle città.Occorre un quadro normativo che sostenga le città dal punto dei servizi e che permetta il voto amministrativo . In sostanza sono stati messi a confronto gli studi sugli effetti che i flussi d’immigrazione hanno specificatamente sulle città dell’Unione Europea, considerando le sfide e i cambiamenti a cui metropoli e piccoli centri sono sottoposti. Sono intervenuti esperti internazionali, fra cui appunto Susan Clarke, sociologa americana ha delineato somiglianze e differenze nei modelli integrativi negli Stati Uniti e in Europa, e studiosi ed amministratori del nostro Paese che hanno analizzato i risvolti sociali, ma anche economici e politici, che questo complesso fenomeno comporta. (lb)