Guerra, il vicepresidente Scino (Pd): "Il sindaco si faccia promotore di pace come fece La Pira"

"Il Giappone, sta vivendo una delle catastrofe naturali e non (centrali nucleari) che l’umanità ricordi causando migliaia di morti e distruggendo intere aree urbane". Lo ha detto il vice presidente del consiglio comunale Salvatore Scino (Pd). " Questo popolo dalla grande storia,nonostante tutto,sta reagendo con grande determinazione e compostezza e tutta la comunità internazionale è chiamata a portare soccorsi e solidarietà.
Il repentino e tragico precipitare degli eventi nell’area mediterranea ha come epilogo l’inizio di una guerra,comunque, di aggressione alla Libia di Gheddafi la quale oltre a portare a dei cambiamenti negli scenari di influenza geopolitica in tutta l’area a danno del principio di autodeterminazione di ciascuna nazione, sicuramente è causa di immensa sofferenza e dolore all’intera popolazione inerme alla quale non verranno risparmiati,purtroppo lutti e dolori.
Eppure è ancora viva nella coscienza collettiva la consapevolezza dell’orrore dei conflitti bellici, come quelli in Iraq, in Libano, in Vietnam e, a ritroso, fino al secondo conflitto mondiale, per non comprendere l’inutilità della guerra come strumento di risoluzione delle situazioni di contrasto riconducibili ad interessi puramente economici e politici mascherati anche in modo grossolano da grandi ideali umanitari.
C’è da chiedersi perché allora la comunità internazionale non sia intervenuta con la stessa determinazione per evitare episodi di uccisioni di massa, gli storici parlano di “massacri genocidari” che riguardano anche la storia dei nostri giorni: la situazione dei Balcani in Europa; in Asia i casi del Tibet, India, Bangladesh, Myanmar, Indonesia, Timor Est, Sri Lanka, Laos, Vietnam; in Africa i massacri compiuti in Nigeria, Sudan, Ruanda e Burundi, Uganda, Guinea Equatoriale, Etiopia; le stragi di Guatemala, Salvador, Colombia, Argentina, Paraguay e Brasile.
E soprattutto perché, in tempi di pace, quando tutto sarebbe più facile, non si utilizzano i rapporti di collaborazione non solo a fini commerciali, ma per porre condizioni che aiutino i popoli a crescere senza farli arrivare alle estreme conseguenze che vediamo oggi?
Tutto ciò dovrebbe veramente farci riflettere sul valore della pace tra gli uomini e tra i popoli e quindi ripercorrere le linee tracciate da alcuni grandi uomini messaggeri di speranza e di pace come: Gandhi, Martin Luther King,Giovanni XXIII, Giorgio La Pira ecc.
Quindi credo che oggi,come non mai, siamo chiamati a dare segnali forti ed inequivocabili sul sacro valore della vita e sulle orme del nostro sindaco santo Giorgio La Pira, mobilitiamoci per la pace.
Riviviamo le iniziative che Lui ha promosso e che hanno fatto storia come:
“Convegni per la pace e la civiltà cristiana”, che si svolsero dal 1952 al 1956 e che videro la partecipazione di uomini di cultura di tutto il mondo". (lb).
Nel 1955 i sindaci delle capitali del mondo siglano un patto di amicizia a Palazzo Vecchio.
Nel 1958 dà vita ai Colloqui Mediterranei, favorendo l’incontro tra arabi e israeliani.
E proprio alla luce di tutto ciò sarebbe bello che Firenze tornasse ad essere il centro da cui si irradiano e si mettono in pratica questi segni di volontà di pace e di collaborazione fra tutti i popoli.
Per questo, anche se la ragione farebbe ritenere che sia già troppo tardi, invito il sindaco di Firenze a farsi interprete e promotore, nella scia dell’ostinata e, malgrado tutto, ottimistica volontà di Giorgio La Pira, di un rinnovato messaggio di Pace e della sua fattiva, reale messa in pratica.