Al via la manutenzione dell'arco dei Lorena in piazza della Libertà, all'opera anche tecnici-alpinisti

I lavori inizieranno lunedì e costeranno 50 mila euro

Nel novembre scorso un elemento di un capitello dell’arco dei Lorena in piazza della Libertà cadde a terra a causa delle forti piogge e la struttura fu transennata per motivi di sicurezza. Lunedì prossimo partiranno i lavori di manutenzione straordinaria e di ricognizione della superficie. Non saranno montati ponteggi: l’intero intervento, che durerà una ventina di giorni e costerà 50 mila euro, sarà realizzato da tecnici-alpinisti di una ditta di Milano, esperti in lavori e restauri di alta quota.
L’intervento prevede la ricognizione dei paramenti murari e delle decorazioni per assicurarne la conservazione, eliminare gli stati di degrado in atto e al contempo prevenire i possibili rischi per la sicurezza della pubblica incolumità. La struttura infatti, spiegano dalle Belle arti, è fortemente igroscopica e forti piogge o sbalzi repentini di temperatura la possono mettere a rischio.
L'arco, progettato dall'architetto lorenese Jean Nicolas Jadot, fu costruito per salutare il solenne ingresso a Firenze di Francesco Stefano di Lorena, che veniva a prendere possesso del Granducato di Toscana. I lavori iniziarono il 16 dicembre 1738 e, per quanto condotti a tappe forzate (vennero utilizzati 4.000 uomini in quattro turni giornalieri e notturni), non furono finiti in tempo. All'arrivo del Granduca, avvenuto il 19 gennaio 1739, la muratura giungeva all'altezza dei tre archi; la parte superiore fu temporaneamente sostituita con strutture in legno e tele dipinte, raffiguranti l'intero progetto dell'arco, comprendente anche una parte plastica costituita da statue e bassorilievi. Terminate le cerimonie per il Granduca, si pensò di non demolire l'arco, che venne quindi portato a termine e decorato con l'imponente apparato attualmente esistente, realizzato tra il 1740 e il 1759.
L’opera di “piazza della porta a San Gallo”, divenuta poi “piazza Cavour”, oggi “della Libertà”, fu il primo arco trionfale a carattere permanente costruito in Italia in epoca moderna e mostra evidenti richiami a modelli di archi trionfali romani.
La decorazione plastica è costituita da quindici figure allegoriche, un fregio con motivi araldici, quattro trofei d'armi, sei bassorilievi con episodi della vita di Francesco Stefano e, sulla sommità, una statua equestre dello stesso Granduca. (edl)