La Carovana della Legalità arriva in Palazzo Vecchio e riceve il gagliardetto della Città di Firenze

Ad accoglierla il vice presidente del consiglio comunale Scino, la presidente della commissione pace Agostini e alcuni consiglieri

La Carovana della Legalità è arrivata anche a Palazzo Vecchio dove è stata accolta ieri sera  dal vice presidente del consiglio comunale Salvatore Scino e dal presidente della commissione pace Susanna Agostini che hanno consegnato alla delegazione in viaggio per l'Europa il gagliardetto della Città di Firenze. Dopo l’incontro  e lo  scambio di informazioni sulle attività condivise sul fronte della legalità, Agostini, Scino e altri consiglieri comunali si sono recati in via de’ Georgofili per deporre un mazzo di fiori sul luogo della strage del 27 maggio 1993. “Firenze - hanno ricordato i consiglieri – ha ben presente il dramma di quella strage. Il livello di controllo preventivo e l’ attenzione delle pubbliche amministrazione oggi è più alto, grazie anche alla maggiore sinergia tra forze dell’ordine, istituzioni e associazioni. Su questo fronte, tanta strada è stata fatta, ma c’è ancora da lavorare”
Sono 96 le tappe nazionali ed internazionali che la Carovana della legalità sta effettuando in Italia, così come in Francia, in Svizzera, in Albania. Ieri pomeriggio una delegazione composta da Arci, Libera, Unipol, CGIL di Corleone, ha ribadito i concetti della lotta alla mafia e all’illegalità. “Dobbiamo avere la forza di rompere il silenzio”: questo il messaggio di Don Luigi Ciotti, Cittadino Onorario di Firenze. In ogni tappa, l’incontro è con le scuole: “perché da lì parte il cambiamento culturale”, ha sostenuto Dino Paternastro segretario della Camera del Lavoro di Corleone. E ancora: “Incontriamo le istituzioni locali perché assumano sempre maggiore responsabilità verso la prevenzione all’illegalità su tutti i fronti del mercato e dello sviluppo. Non bisogna abbassare la guardia, neppure in Toscana, in merito al rispetto delle regole e delle persone nel mondo dell’occupazione” hanno sostenuto Maurizio Poggi, Ivo Lisi, Salah Ibrahim e Roberto Belli nei loro interventi. Tutti si sono soffermati sull’importanza dell’esperienza dei campi di lavoro per i giovani che scelgono di vivere un periodo della propria vita, occupandosi di portare a frutto la coltivazione agricola nei terreni confiscati alla mafia. Anche Niccoletta Masi dell’Unipol è intervenuta dimostrando come piccoli gesti possono garantire l’impegno di grandi aziende. Infatti Unipol ha sostenuto l’antimafia con la sottoscrizione, in questi anni, di un euro a polizza assicurativa. I consiglieri hanno poi rivolto un pensiero a due importanti magistrati che hanno vissuto ed operato a Firenze: Antonino Caponnetto e Gabriele Chelazzi. (lb)