Grassi: «Quanto dobbiamo attendere prima che sindaco e sovrintendente facciano rimpatriare il Maggio Musicale?»

L'esponente dell'opposizione: «aspettiamo una presa di posizione chiara del Sindaco che indichi precisamente i motivi per cui non sarebbe necessario tornare a Firenze»

«Ormai i commenti politici sulla rete civica del Comune di Firenze e quelli dei fiorentini, parenti, amici dei lavoratori, su Facebook sono unanimi a ritenere una pazzia lasciare i lavoratori del Maggio Fiorentino ancora in balia degli eventi in Giappone».. E’ quanto ha dichiarato il consigliere comunale Tommaso Grassi.
«Solo mezz’ora fa – ha aggiunto l’esponente dell’opposizione – l’agenzia Ansaaffermava che ‘le barre di combustibile nucleare nel reattore numero della centrale di Fukushima1 sono totalmente esposte e che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile: solo questo, senza considerare anche la situazione psicologica a cui da due giorni sono esposti i nostri connazionali, dovrebbe imporre al sindaco e alla sovrintendente di chiedere immediatamente il rimpatrio di tutto il Maggio in Italia».
«Speriamo che il sindaco faccia chiarezza – ha proseguito Grassi - intervenendo con un proprio comunicato sulla rete civica del Comune: anche noi abbiamo utilizzato Facebook in queste ore ma è doveroso per una istituzione esprimersi anche sui canali ufficiali., Non sono stati pochi coloro che stamani da tutta Italia, ci hanno chiamato esprimendo il dispiacere per non riuscire a trovare una posizione del sindaco Renzi e della sovrintendente Colombo se non su Facebook mezzo che non tutti utilizzano e che sicuramente non può rappresentare il canale ufficiale per le comunicazioni istituzionali».
«Sindaco e sovrintendente – secondo il consigliere - non possono ignorare che ovunque su internet, sui giornali e tra la gente il sentimento più forte è quello, davanti alla tragedia giapponese e agli elevati rischi sanitari e ambientali, di richiedere il rimpatrio del Maggio. America e Francia stanno ritirando la propria flotta dal Giappone e invitano i connazionali a tornare nel proprio paese, solo Firenze sembra non dare nessun peso all’allarme internazionale»
«E’ da folli non sospendere un tournee di spettacoli, per motivi che non riusciamo sinceramente a capire – ha concluso Grassi – speriamo che la notizia della penale economica che un annullamento unilaterale della tournee potrebbe comportare non stia condizionando una scelta che ormai è l’unica via perseguibile: sarebbe vergognoso per chiunque anche solo pensarlo». (fn)