Maggio Musicale, Giocoli e Bertini (FLI): "Rispetto per la tragedia giapponese, il sindaco eviti un'inutile ‘esibizione' personale e resti a Firenze per l'Unità d'Italia"

Questo l’intervento dei consiglieri di Futuro e Libertà Bianca Maria Giocoli e Stefano Bertini

“Il Sindaco lasci perdere un’inutile esibizione personalein un Giappone straziato dal terremoto e dallo tsunami e rimanga a Firenze per la festa dell’Unità d’Italia del 17 marzo. La tragedia impone il massimo rispetto.
Diciamoci la verità: il sindaco non ha deciso di partire per Tokio all’indomani del terremoto per stare vicino all’orchestra del Maggio, ma era già prevista la sua partenza il 17 marzo per una missione economica/culturalenonostante la festività che lo doveva vedere all’alzabandiera solenne sull’arengario di Palazzo Vecchio alla presenza di tutte le 58 delegazioni consolari con le bandiere dei rispettivi paesi portate dai cadetti della Scuola Aeronautica.
Tale abbandono del campo aveva già lasciato l’amaro in bocca a tutte le autorità civili religiose e militariche parteciperanno ,alla manifestazione e di questo si erano già lamentati.
Ora, alla luce della tragedia giapponese e dei rischi che anche l’orchestra sta vivendo (e qui vogliamoricordare che la Farnesina sconsiglia ancora oggi ‘di intraprendere viaggi in Giappone per ragioni non strettamente necessarie ed urgenti anche in ragione dei comunicati dell’Agenzia meterologica giapponese che indica nuove scosse di assestamento’) siimpone il massimo rispetto e ci sembra veramente fuori luogo la sua ostentazione di coraggio e l’esibizione a tutto il mondo della sua partenza per Tokio.
Stia a Firenze, vada in Piazza Signoria e partecipi all’alzabandiera celebrando non solo la notte del 16 ma anche la mattina del 17 la festività del 150° dell’Unità d’Italia.
Anzi il Sindaco faccia di più: organizzi al più presto un concerto a Firenze ‘For Japan’ con l’orchestra del Maggio chiamando i maggiori maestri di tutto il mondo, questa sì che sarebbe una grande occasione perché Firenze e i fiorentinisiano al centro dell’attenzione. Il resto è solo pubblicità personale e per di più a spese della collettività”.

(fdr)