Consiglio comunale a Sollicciano, Cruccolini (SeL): "Cercare soluzioni per detenuti tossicodipendenti"
"Ascolatare! Questo è ciò che è importante fare oggi durante il consiglio comunale aperto presso il Carcere di Sollicciano. Ascoltare tutti i soggetti presenti. E sicuramente non scopriremo niente di nuovo, perché ritroveremo i problemi che affliggono il Carcere da anni e che tutti oramai conosciamo e non possiamo più ignorare". E' quanto ha detto il capogruppo Eros Cruccolini di Sinistra Ecologia Libertà. "I recenti dati e notizie relativi ai detenuti tossicodipendenti, richiedono un impegno da parte della Regione Toscana a far sì che questi ultimi possano essere trasferiti nelle comunità di recupero, anche perché in carcere non avviene nessun tipo di rieducazione e inoltre ciò che leggiamo dai giornali ci dice in carcere circola comunque la droga. Debbo rivolgere un ringraziamento particolare all'On. Gabriele Toccafondi che si è impegnato per i contatti necessari per la presenza odierna del sottosegretario Caliendo. Quella di Caliendo è una presenza sulla quale contiamo molto perché ha già dimostrato sensibilità ricevendo a Roma, qualche mese fa, il Garante dei detenuti Corleone, il sottoscritto e i colleghi Stefano Di Puccio e Maurizio Sguanci. Importante presenza perché sottoponga al Governo i problemi strutturali di Sollicciano: le cucine,. le docce, ecc., il problema delle guardie penitenziarie troppo poche e che vanno aumentate, ma anche la necessità di un'attività interna formativa, indispensabile per dare ai detenuti una chance di occupazione al momento dell'uscita dal carcere. Senza dimenticare in questo ambito la componente femminile che riceve ancora meno formazione ( in passato erano stati proposti corsi di informatica, parrucchiera e di addetto ai servizi generali). Sarebbe importante - ha aggiunto Cruccolini- un monitoraggio del servizio sanitario nazionale che, qualche volta nel suo funzionamento ha qualche inghippo, per l'esigenza di spazi dedicati all'interno delle realtà ospedaliere di Careggi, Empoli e Prato per i detenuti che hanno esigenze di ricovero. A Sollicciano c'è poi l'annoso problema del carico elettrico che potrebbe essere risolto con un progetto per l'installazione di pannelli fotovoltaici da apporre sul tetto del carcere. In conclusione bisogna considerare che in una comunità un carcere non può essere considerata una realtà a sé. Pertanto dal mondo imprenditoriale ci aspettiano una disponibilità e apertura per quanto attiene alla formazione, agli inserimenti lavorativi e ad un contributo per i finanziamenti necessari". (lb)