Maggio musicale, Grassi: "Sospendere la tournè. Meglio non rischiare"

"Le notizie dal web sono assai preoccupanti mentre il Comune e la Sovrintendente rassicurano. Stiamo seguendo da ieri sera su internet, attraverso Facebook e alcuni siti della rete, l’evolversi della situazione in Giappone e le condizioni in cui si trovano i nostri connazionali che stanno portando avanti la tournee in Giappone del Maggi Musicale". Lo ha affermato il consigliere comunale Tommaso Grassi. "Abbiamo aderito ai numerosi gruppi che sono stati creati su Facebook per monitorare la situazione e ricevere informazioni da parenti e dagli stessi lavoratori del Maggio che si trovano in Giappone. I rischi a cui sono esposti sono alti e i motivi per sospendere la tournee e far tornare tutti in Italia sono fin troppi, invitiamo quindi a firmare la petizione ‘Maggio Musical Fiorentino Japanese Tour Cancellation’. Se da un lato le posizioni e le affermazioni del Comune e della Sovrintendente cercano in tutti i modi di rassicurare sulle condizioni e non rilevano rischi tali da dover sospendere l’attività, dall’altra dobbiamo considerare che la Francia ha invitato i propri connazionali a tornare in patria, che ci sono sempre più pressanti notizie di un imminente rischio che sta coinvolgendo alcune centrali nucleari del Giappone, che il Governo giapponese ha diramato avvisi che danno un’alta probabilità che la terra torni a tremare con scosse d’assestamento nelle prossime ore senza considerare le immagini di distruzione e di devastazione che ha coinvolto diverse zone del Paese. Se a ciò si sommano i messaggi da parte dei familiari che sul web danno notizie dello stato di panico, di tensione e di forte preoccupazione di chi è in Giappone, peraltro confermate stamani da contatti diretti avuti in nottata con lavoratori che si trovano in Giappone, diventa davvero allarmante che l’unica risposta di Comune e Sovrintendente sia di confermare che la tournee deve andare avanti, che i rischi per la salute e la vita delle persone sono nulli e che in ogni caso ‘the show must go on’: questo non ci sembra affatto un atteggiamento consapevole e consono alla tragica situazione che stanno vivendo in Giappone i lavoratori del Maggio Musicale. E’  necessario fare chiarezza sulla volontà dei lavoratori e non vogliamo pensare a motivazioni di altro tipo che potrebbero essere alla base di questo atteggiamento d’ostinazione del Sindaco e della Sovrintendente. Sicuramente la notizia che la delegazione del Comune, guidata dal ViceSindaco, non partirà più per il Giappone non contribuisce affatto a rassicurare gli animi, sicuramente scossi e impauriti, di chi ha dovuto vivere all’improvviso e senza essere preparati un sisma dalle dimensioni e dagli effetti devastanti e tremendi. L’amministrazione comunale e la Fondazione Maggio Musicale non possono e non devono assolutamente imporre la scelta di rimanere in Giappone ai lavoratori del Maggio e non possono tantomeno, come invece sembra circolare sulla rete, minacciare licenziamenti o ripercussioni su coloro che hanno espresso finora la propria volontà di tornare in Italia per precauzione. Siamo altrettanto fermi - ha concluso Grassi- nell’affermare che anche qualora l’annullamento avesse delle ripercussioni economiche negative sul bilancio del Maggio, è impensabile e non vogliamo neppure ipotizzarlo che sia questa la motivazione che non permetta di far tornare tutti in Italia: un buco di bilancio non può essere messo sulla bilancia insieme al rischio per la vita delle persone e al loro diritto a lavorare in completa tranquillità e sicurezza.” (lb)