Scomputo sul canone di locazione per aspiranti assegnatari che effettuano interventi di manutenzione in alloggi Erp che si rendano liberi

Lo prevede una delibera approvata dalla giunta, l'assessore Fantoni: "Una risposta concreta al fabbisogno abitativo che accelera i tempi di riassegnazione"

Gli aspiranti assegnatari di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica che si è reso libero e che necessita di interventi di manutenzione ordinaria, potranno provvedere alle opere necessarie al ripristino, con recupero delle spese (fino a un massimo di 10.000 euro) a scomputo del canone di locazione. Per i nuclei familiari interessati e che si trovino in difficoltà economiche, sarà inoltre possibile accedere a forme di finanziamento agevolato, grazie a protocolli d’intesa fra il Comune di Firenze e Istituti finanziari che operano nel settore del microcredito. Per regolarità, sicurezza e trasparenza i lavori saranno effettuati da Casa Spa, il soggetto gestore del patrimonio di Erp dei 33 Comuni dell’area fiorentina. E’ quanto prevede la delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore alla casa Claudio Fantoni.
“Ogni anno a Firenze – spiega l’assessore Fantoni – vengono rilasciate circa 150 case popolari non più utilizzate dagli originali assegnatari. E’ del tutto evidente che si tratta di un’importante opportunità, ma la stragrande maggioranza di queste hanno però bisogno di interventi di manutenzione e quindi sono necessarie risorse per procedere ad una rapida riassegnazione. Per dare un’idea della portata, basta ricordare che solo nel 2010 a Firenze sono stati recuperati 235 alloggi. La nostra risposta è stata pertanto quella di mettere in disponibilità questi alloggi in tempi ragionevoli, soprattutto a quelle famiglie che si sono trovate con l’urgenza, perché sotto sfratto, di vedere offerto loro un passaggio da casa a casa. Questi alloggi sono dunque preziosi ma richiedono nel complesso importanti investimenti e non sempre vi è certezza di finanziamenti e quindi che le risorse siano immediatamente disponibili”.
La legge regionale 96/96, che regola i criteri di assegnazione e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, prevede la possibilità di una convenzione con gli assegnatari per l’effettuazione di lavori di rispristino e per questa ragione la giunta ha adottato una delibera che consente una più agile gestione e assegnazione di questi alloggi. E’ comunque evidente che in caso di mancata disponibilità da parte dell’aspirante assegnatario di accollarsi le spese dell’alloggio da ripristinare, ciò non compromette l’aspettativa ad un appartamento idoneo che si renda successivamente disponibile.
“Al fine di favorire e supportare quelle famiglie che volessero avvalersi di simile facoltà – ha aggiunto l’assessore alla casa – l’Amministrazione Comunale ha poi previsto appositi protocolli di intesa con istituti finanziari. Ciò con l’obiettivo di agevolare la possibilità di accesso al credito anche in forme alternative rispetto a quelle tradizionali, quali il microcredito che si configura come l’erogazione di un prestito di piccola entità senza richiesta di garanzie reali concesso ad un soggetto che incontra difficoltà di accesso al sistema bancario tradizionale. Gli Istituti interessati sono la Banca CR Firenze, la Banca Nazionale del Lavoro Area Toscana Est e PerMicro S.p.a./Associazione Atomi Onlus” .
“Questa delibera – ha concluso l’assessore Fantoni – mira a far fronte in modo più efficiente al tema dell’emergenza abitativa. Vorrei anche sottolineare positivamente la disponibilità degli Istituti finanziari, ai quali auspichiamo se ne aggiungano altri, che a questo scopo hanno siglato protocolli di intesa con l’Amministrazione Comunale. Resta tuttavia aperto il grande tema delle risorse necessarie a soddisfare il bisogno casa. Un tema che vede coinvolti i Comuni nel loro ruolo di frontiera diretta con il problema, ma che richiama sia le Regioni che lo Stato. Da questo punto di vista non vi è dubbio che occorra una riforma complessiva per il settore che preveda più risorse e nuovi criteri. Per questo è necessario che il Governo riapra il tavolo di concertazione per le politiche abitative e che lo stesso faccia la Regione”. (fd)