Montedomini, Roselli e Torselli (PdL): "Occorre fare chiarezza anche sulla gestione delle vendite degli immobili e sull'assegnazione dei lavori a ditte esterne"

"I precedenti del telecare e della mancanza di trasparenza sugli affitti degli immobili sono sintomo di una pessima gestione che può avere ulteriori risvolti". I consiglieri hanno presentato una interrogazione urgente

“Per Bonifazi e il gruppo del Pd non c’è nessuno scandalo che coinvolge l’Asp di Montedomini, perché non è stato accertato (al momento) nessun reato e non è saltato fuori nessun ‘nome eccellente’ sul caso degli affitti: del resto il gossip o la presunzione di reato rappresentano per il centrosinistra gli unici criteri di giudizio sulla politica e i suoi vari livelli di responsabilità”. Questo quanto dichiarato dai consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Francesco Torselli.
“Non è il nome noto quello che fa lo scandalo, ma l'assoluta mancanza di trasparenza e di criteri oggettivi che lasciano aperti molti dubbi sulla legittimità di alcune assegnazioni sulle quali continueremo a chiedere delucidazioni – hanno aggiunto –. Il giudizio di merito e la responsabilità della politicasi basano, per noi, sul rispetto della trasparenza, dell’equità e della meritocrazia, specialmente quando si tratta di gestire un patrimonio pubblico che ha importanti fini sociali. Ieri in consiglio comunale, abbiamo invece constatato che per il PD la ‘giustizia sociale’ è un valore ormai superato, sostituito o da un giustizialismo esasperato o da una demagogia garantista capace di contraddire perfino se stessa. Solo il capogruppo Bonifazi e i suoi compagni di partito hanno osato definire ‘buona gestione’ la condotta scellerata ed irresponsabile che ha visto in questi anni uno spreco di risorse pubbliche non indifferenti, tanto da spinegere anche la Procura ad aprire un fascicolo a riguardo”.
“Anche l'anno scorso, quando presentammo una prima interrogazionesul servizio di assistenza telematico (telecare), il PD ci accusò di fare ‘giornalismo scandalistico’: peccato però che poche settimane dopo potemmo constatare di persona che oltre 2 milioni in attrezzature acquistate con i soldi pubblici erano abbandonati in un sottoscala proprio di Montedomini. Ma questi, per Bonifazi e compagni, sono dati irrilevanti e trascurabili – hanno sottolineato i due consiglieri –. A distanza di pochi mesi la storia si ripete, con la concessione di locali – tra cui attività commerciali con fini di lucro – ad un prezzo di affitto assolutamente fuori mercato. Tutto questo – come se non bastasse – a fronte di un buco di bilancio di quasi 20 milioni di euro che l’Asp Montedomini ha in parte ereditato anche dalla fusione con le altre Asp fiorentine . E il PD ha il coraggio e la sfrontatezza didefinire tutto questo ‘buona gestione’ offendendo il buon senso delle persone, e contraddicendo, forse senza accorgersene, perfino il suo assessore alle politiche sociali. Il PD è davvero allo sbando: Bonifazi non vuole prendere lezioni da nessuno, ma forse l'assessore Saccardi potrebbe quantomeno dargli qualche ripetizione sul buon senso e l'analisi dei fatti”.
“Quanto visto fino ad ora – hanno concluso Roselli e Torselli – potrebbe però non essere tutto se quanto emerso fino ad oggi è il normale modus operandi della passata gestione. Occorre quindi verificare anche come sono state gestite le vendite degli immobili in questi ultimi 20 anni e con quali modalità e criteri sono stati assegnati i lavori di manutenzione e ristrutturazione sul patrimonio immobiliare. Per questo motivo abbiamo chiesto l'accesso agli atti: per fare luce su altre possibili zone d'ombra che una realtà prestigiosa come quelladi Montedomini certo non merita”.

(fdr)