Imposta di soggiorno, il Pdl: "A Firenze un 'tesoretto' di 30 milioni. Renzi non avrà più alibi"

Toccafondi, Galli e Stella: "Vigileremo sulla destinazione dei soldi, che dovranno portare benefici concreti ai fiorentini"

“Prendiamo atto che il centrosinistra e l’Anci hanno voluto la reintroduzione della vecchia tassa di soggiorno all’interno del federalismo municipale. Noi parlamentari e consiglieri del Pdl abbiamo lavorato perché il testo finale limitasse la discrezionalità dei sindaci nell’utilizzo delle risorse, ed ora vigileremo e ci impegneremo perché i soldi non finiscano nel calderone del bilancio comunale, ma portino benefici concreti per tutti i cittadini. Dai nostri calcoli potrebbe arrivare in città un ‘tesoretto’ di oltre 30 milioni di euro: Renzi non avrà più alibi, dovrà smettere di lamentarsi per le risorse che mancano e sarà messo davvero alla prova. Noi abbiamo le nostre idee, vedremo cosa sarà capace di fare lui”. Lo hanno detto il coordinatore cittadino e parlamentare del Pdl Gabriele Toccafondi, il capogruppo in consiglio comunale Giovanni Galli e il consigliere Marco Stella, che hanno fatto ‘i conti in tasca’ al federalismo municipale fiorentino, con una simulazione sui proventi dell’imposta di soggiorno.
Prendendo come base le 376 strutture ricettive della città (13.952 camere e 31.484 posti letto), dividendole per classificazione (da 1 a 5 stelle), calcolando le presenze del 2009 (in totale 5.239.670) e applicando il criterio suggerito dall’Anci (far pagare un euro a notte per ogni stella), si arriva ad un totale di 17 milioni 898.633 euro. A questi c’è da aggiungere la quota parte del Comune dalla vendita del biglietto unico per i musei (circa 4 milioni) e i proventi del ticket comunale su bus turistici e del servizio bus check point (oltre 9 milioni). Il totale fa 31 milioni e 106mila euro.
“Nella formulazione finale del testo del decreto ci sono due punti su cui abbiamo lavorato molto e che ci premono particolarmente – ha sottolineato Toccafondi – Il primo è che il gettito dell’imposta di soggiorno ‘è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compreso quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonchè dei relativi servizi pubblici locali’; il secondo è che ‘l’imposta di soggiorno può sostituire, in tutto o in parte, gli eventuali oneri imposti agli autobus turistici per la circolazione e sosta nell’ambito del territorio comunale’. In questi punti, e nel primo in particolare, è racchiuso il senso delle proposte del Pdl, come spiega Giovanni Galli: “Noi abbiamo l’impegno di tutelare i fiorentini rispetto alla ricaduta dell’imposta, perché non ci siano sperperi e perché non finiscano a coprire problemi di bilancio o buche per la strada. Quindi non solo faremo attenzione, ma quando arriverà in consiglio la delibera sull’istituzione e la destinazione delle risorse, avanzeremo delle precise proposte”. A questo proposito, un esempio concreto lo ha portato Marco Stella: “Sappiamo che Quadrifoglio spende molto per la pulizia del centro storico ‘invaso’ dai turisti e che questa spesa ricade sui fiorentini con la Tia. Bene, ci aspettiamo che con l’imposta di soggiorno la Tia diminuisca. La sfida del federalismo municipale è questa: migliorare i servizi e diminuire le tariffe per i cittadini. Vedremo cosa sarà capace di fare Renzi, che per ora è stato bravo solo a parlare”.
 

(ag)