Telepass e Ztl, Galli e Roselli (PdL): "Il populismo di Renzi si scontra con la Convenzione di Vienna e le direttive nazionali"
“L'iniziativa di togliere ai parlamentari e ai consoli onorari il telepass per accedere alla Ztl è l'ennesima iniziativa populista del sindaco, utile solo a prendersi i titoli dei giornali senza però affrontare davvero il problema”. Questo quanto dichiarato dal capogruppo del PdL Giovanni Galli e dal consigliere Emanuele Roselli.
“Qualcuno dovrebbe dire al sindaco che i parlamentari fiorentini, di centrodestra e di centrosinistra, e i consoli onorari presenti in città sono circa 50 e non 50mila – hanno aggiunto gli esponenti del centrodestra –. Renzi ha pensato bene di puntare il dito contro la ‘casta’, di cui lui stesso fa parte, con la demagogia a cui ormai siamo tutti abituati. Una demagogia che non va mai al cuore del problema e che contrariamente ai suoi proclami, non aiuta a restituire a chi fa politica un ruolo positivo per la vita del paese e della nostra città. Ci auguriamo perlomeno che Renzi sia consapevole che i 50.000 permessi - che anche noi riteniamo essere un numero eccessivo - sono stati rilasciati in tutti questi anni dal centrosinistra e - negli ultimi due anni - dal suo assessore alla mobilità, e che tali disposizioni hanno avuto un effetto benefico per le casse della sua amministrazione: il Comune infatti incassa per ogni telepass 65 euro all'anno, vale a dire più di 3,2 milioni di euro!
Se per il sindaco 50 auto in meno su 50.000 risolvono davvero il problema del traffico in centro, vada pure avanti, però non abbia la presunzione di chiedere ai cittadini di credere anche a questa barzelletta. Tra l'altro i parlamentari e i consoli rappresentano, nella loro veste istituzionale, proprio i cittadini, e svolgono un servizio importante per le comunità che rappresentano. Sui consoli onorari poi, che svolgono la loro funzione gratuitamente, Renzi si è dimenticato due "piccoli" particolari: le disposizioni della Convenzione di Vienna del 1964 e la nota del Ministero degli Esteri che invita "le autorità amministrative e giudiziarie (..) ad agevolare l'esercizio delle loro funzioni": la demagogia a volte gioca brutti scherzi”.
“Resta inteso - sottolineano Galli e Roselli - che il PdL condivide una iniziativa tesa a verificare la legittimità ed a ridurre il numero di questi permessi. Ma i toni con cui il sindaco ha lanciato questa iniziativa sono all'insegna del populismo e non quindi condivisibili. Certi interventi vanno inoltre programmati e realizzati in modo congruo anche con gli equilibri di bilancio data la rilevanza che può avere una iniziativa di questo tipo. Renzi un segnale politico lo sta comunque dando: ed è un chiaro segnale di sfiducia sull’operato del suo assessore alla mobilità, Massimo Mattei”.
“Comunque il primo che dovrebbe restituire il telepass è lo stesso Renzi, dato che a Firenze non si vede quasi più” concludono ironizzando i due esponenti del PdL.
(fdr)